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FROM HAWAII TO LAS VEGAS

DISCOGRAFIA FOLLOW THAT DREAM
Data di pubblicazione Luglio 2012
N° Catalogo 506020-975043

Dettagli:

Emissione davvero molto interessante che contiene le prove che Elvis eseguì a Las Vegas il 25 gennaio 1973, un giorno prima dell’opening show della nuova stagione, subito dopo il famoso Aloha from Hawaii via satellite.
Si tratta di una registrazione “catturata” su cassetta e non dal mixer, quindi la resa sonora è un po’ inferiore allo standard al quale siamo abituati me risulta godibile ugualmente.
Spiccano su tutte due versioni di “Separate ways”, una delle quali con accompagnamento orchestrale, ed una “I’m so lonesome I could cry” in versione completa, inclusa la strofa che Elvis non cantò alle Hawaii, durante i due famosi spettacoli.

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EMISSIONI TRACK LIST

Prove registrate a Las Vegas il 25 gennaio 1973.
01 Something
02 You Gave Me A Mountain
03 Steamroller Blues
04 My Way
05 Love Me
06 It’s Over
07 Blue Suede Shoes
08 I’m So Lonesome I Could Cry
09 Welcome To My World
10 I’ll Remember You
11 Long Tall Sally / Whole Lot-ta Shakin’ Going On
12 An American Trilogy
13 A Big Hunk O’Love
14 I’m Leaving It Up To You
15 Faded Love
16 I Can’t Stop Loving You
17 Separate Ways
18 Separate Ways
19 Bridge Over Troubled Water
20 Can’t Help Falling In Love

RECENSIONI

Di Davide Raga.

Straordinario ritrovamento !
Follow That Dream Records propone le prove che il nostro artista tenne il 25 Gennaio 1973 a Las Vegas in preparazione dell’imminente ingaggio di gennaio-febbraio di quell’anno.
La FTD condivide così con i fans queste eccellenti registrazioni effettuate con mezzi di fortuna (una musicassetta TDK). Se da un lato il suono, vista la fonte, non è perfetto, dall’altro questo aspetto è totalmente trascurabile considerato il materiale inedito proposto e la incredibile particolarità dello stesso, con dei brani che mai avremmo pensato un giorno di poter ascoltare! Sto ovviamente parlando delle due gemme dell’intero disco, le due versioni di Separate ways.
Ma andiamo per ordine.

Lo show via satellite “Aloha From Hawaii” è trascorso da appena 11 giorni e già Elvis è al lavoro per la nuova season a Las Vegas in programma a partire dal 26 gennaio.
Il giorno 25 è impegnato nelle prove assieme alla band presso l’Hilton hotel. Prove quasi superflue direi, visto l’affiatamento dei musicisti e per il fatto, come dicevo poco prima, che si era ancora “freschi” di palcoscenico. Scopo della intera rehearsal era dunque quello di mettere a fuoco la scaletta dello show per la nuova season, che avrebbe dovuto proporre un giusto mix tra il repertorio del 1972 e quello dello show via satellite.
La prima parte delle prove sembra proprio una sorta di Aloha from Hawaii senza pubblico: Elvis e band eseguono parte della scaletta del mitico show in modo impeccabile, il tutto reso ancora più godibile dal generale senso di relax che pervade lo studio.
Da notare come durante l’esecuzione di My Way Elvis non perde occasione di scherzare e redarguire bonariamente i suoi amici (“Shut up! Charlie” , “Shut up! Big Joe”).
La versione che ne esce fuori è più lenta rispetto a quella live, ma comunque abbastanza sentita, trattandosi di una prova.
I lavori procedono spediti e conditi da tanto buon umore; Elvis e band scherzano di continuo nelle loro conversazioni riguardo la scaletta e nell’ esecuzione stessa dei pezzi. Ad esempio, in occasione di Love me i musicisti eseguono un finale a sorpresa con l’inno americano “The star spangled banner”, per le risate di tutti i presenti.
L’intensità di I’m so lonesome I could cry, in una eccezionale extended version con tanto di versi in più rispetto all’Aloha e un assolo di Burton, ci fa dimenticare di trovarci dinnanzi ad una prova.
Stesso discorso per l’altro classico Welcome To My World, brano che poi non verrà riproposto in concerto prima del 1975.
I’ll remember you, in cui Elvis si sofferma un po’ sul finale alla ricerca della perfezione, non si discosta troppo dalle versioni ascoltate in precedenza.
Prima di una American Trilogy che niente ha da invidiare alle numerose versioni live, un momento di pura grinta lo troviamo nel medley Long Tall Sally/Whole Lotta Shakin’ Goin’ On e successivamente in A Big Hunk O’ Love, uno dei pochissimi brani anni ’50 “promossi a pieni voti” da Elvis.
‘I’m Leaving It All Up To You è la versione, unica esistente, che da anni circola tra i fans e che stavolta ascoltiamo finalmente inserita nel proprio contesto naturale.
Faded Love è un gioiellino country che purtroppo Elvis andrà ad eseguire una sola volta durante la stagione, esattamente durante il dinner show del 15 febbraio. Sarà poi ripresa solo altre 3 volte nel corso del 1973 prima di essere accantonata definitivamente.
Dopo I can’t stop loving you arriviamo finalmente al momento clou dell’intero CD : per la primissima volta in assoluto ascoltiamo due versioni di Separate Ways. Mai avremmo immaginato di poterci gustare queste chicche dall’esecuzione coinvolgente, carica di sentimento e malinconia alla pari della versione studio. Eseguita ben due volte, una con tanto di band e orchestra e una solo con la band, è un vero peccato che non venne mai proposta in concerto.
Così come per altre gemme del repertorio di Elvis, ci resta solo questa manciata di minuti di pura magia ad accompagnare i nostri sogni… e tanto rammarico. Un colpo da favola che giustifica l’acquisto dell’intero dischetto.
Ed è così che ancora in balia delle nostre emozioni quasi non ci accorgiamo delle seguenti Bridge over troubled water, bellissima ed impeccabile esecuzione, e di una incompleta Can’t help falling in love.

Si chiude così un album essenziale, che non può assolutamente mancare nella nostra Elvis collection.