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Movie: CHANGE OF HABIT, 1969

[Inedito in Italia]

TRAMA:
Sorella Michelle, sorella Irene e sorella Barbara sono tre suore che vengono mandate dalla loro madre superiore a fare esperienza nel “mondo esterno” prima di prendere i voti. Vestite in abiti “civili” le tre ragazze, che figurano essere mandate dal Comitato di Azione Cattolica, si recano all’ambulatorio che il dottor John Carpenter dirige in un quartiere povero della città, abitato principalmente da neri e portoricani.
Sulle prime contrario, Carpenter poi si convince della loro professionalità e accetta che lavorino alla clinica.
Le tre ragazze prendono alloggio in uno scalcinato appartamento da rimettere in sesto e poi si recano da Padre Gibbons, il locale parroco conservatore, al quale devono render conto e che è nettamente contrario alla loro attività.
Recuperato del mobilio vecchio per l’appartamento, Barbara si trasforma in una provocante ragazza per farsi aiutare da alcuni sfaccendati a portare i mobili nell’appartamento e quando alcuni di questi tentano un approccio, interviene un tizio che si qualifica come il “banchiere”, uno strozzino che taglieggia gli abitanti del quartiere, il quale la libera dagli importuni.
Nell’ ambulatorio Michelle inizia a conoscere la varia “clientela” con la quale ha a che fare John, compresa la giovane e carina Desiree che cerca di sedurre il dottore.
John arriva alloro appartamento con un gruppo di ragazzi con i quali provvede a imbiancare le pareti delle stanze; dopo cena John si diverte a suonare il piano e tenta un timido approccio con Michelle, che però lo respinge.
Una delle pazienti è la piccola Amanda, una bambina autistica di sei anni che John e Michelle riescono a smuovere dalla sua situazione applicando una terapia d’urto che permette alla bimba di cominciare a parlare e di avviarsi verso una vita normale.
John non cura solo i pazienti ma organizza anche occasioni d’incontro, soprattutto per i giovani; durante una partita di football americano il rapporto che sembra svilupparsi fra John e Michelle suscita la gelosia di Desiree, mentre Julio, un ragazzo con problemi psichici, continua a isolarsi dagli altri ma è anche attratto fisicamente da Michelle.
Sobillato dai pettegolezzi circa il loro comportamento “poco serio” riportati da due vecchie zitelle che abitano nalla casa a fianco, Padre Gibbons costringe le ragazze a giustificarsi col vescovo, il quale approva il loro operato ma, su consiglio della madre superiore, impone loro di tornare a vestirsi da religiose, questo anche per la loro sicurezza personale. Gli abitanti del quartiere restano sbalorditi dalla nuova situazione così come anche John, che si sente offeso e “tradito” da Michelle perché lei non gli rivelato nulla della sua condizione.
Tutti partecipano alla “fiesta” del santo del quartiere, compresa la madre superiore, ma quando il “banchiere” affronta Irene per la restituzione di un prestito che lei aveva contratto per finanziare la fiesta, lei annuncia pubblicamente che in onore del santo tutti i debiti contratti col banchiere sono condonati; costui reagisce schiaffeggiando Irene ma John interviene e stende a pugni lui e i suoi due scagnozzi, mentre due neri, militanti del “black power”, contribuiscono a sedare il tumulto evitando l’ulteriore intervento della polizia. Visto l’accaduto la madre superiore ordina alle tre donne di tornare in convento a partire dal giorno dopo.
Rientrata a casa Michelle parla con Barbara, che è in abiti civili, la quale dichiara che non prenderà i voti ma si dedicherà a combattere le ingiustizie, come già stava facendo contestando il comportamento disonesto del proprietario di un supermarket.
Più tardi, mentre si appresta ad andare a letto, Michelle viene aggredita da Julio che cerca di farle violenza minacciandola col coltello. John, che si stava avvicinando alla casa con Irene, accorre alle sue richieste d’aiuto e blocca Julio, il quale poi fugge ma verrà ripreso e messo sotto cura.
È passato del tempo, sorella Michelle è in convento e qui viene raggiunta da John, il quale vorrebbe che lei abbandonasse la vita religiosa per sposarlo, ma pur confessando di amarlo lei non sa che cosa decidere.
Quando Padre Gibbons, che oramai deve dare il passo ai rinnovamenti, organizza nella sua chiesa una funzione nella quale John canta e suona, anche Michelle è presente per cercare di capire a quale decisione dovrà arrivare, e che non sapremo mai.

CREDITS

Produzione: Joe Connelly

Produttore associato: Irving Paley

Regia: William Graham

Sceneggiatura: James Lee, S.S. Schweitzer e Eric Bercovici, su una storia di John Joseph e Richard Morris

Fotografia: Russell Metty

Scenografia: Alexander Golitzen e Frank Arrigo

Assistente regia: Phil Bowles

Costumi: Helen Colvig

Trucco: Bud Westmore

Acconciature: Larry Germain

Arredamento: John McCarthy e Ruby Levitt

Musica: William Goldenberg

Autori canzoni: Weisman/Kaye/Fuller, Kaye/Weisman, Jones/Warren, Price, Arnold/ Morrow/Martin

Supervisione montaggio: Douglas Stewart

CAST

Elvis Presley: Dr. John Carpenter

Mary Tyler Moore: Sorella Michelle Gallagher

Barbara McNair: Sorella Irene Hawkins

Jane Elliot: Sorella Barbara Bennett

Leora Dana: Madre Joseph

Edward Asner: Tenente Moretti

Robert Emhardt: Il banchiere

Regis Toomey: Padre Gibbons

Doro Merande: Rose

Ruth McDevitt: Lily

Richard Carlson: Vescovo Finley

Nefti Millet: Julio Hernandez

Laura Figueroa: Desirée

Lorena Kirk: Amanda Parker

Virginia Vincent: Signorina Parker

David Renard: Colom

Bill Elliott: Robbie

Rodolfo Hoyos: Mr. Hernandez

Ji-Tu Cumbuka: Hawk

Mario Aniov: Primo giovane

A. Martinez: Secondo giovane

CRITICA

«(Il film è per Elvis) un certo allontanamento dal sentiero battuto»

(Hollywood Reporter).

«(Elvis) è particolarmente buono, tanto da farti dimenticare a volte chi stai guardando»

(Los Angeles Times).

«(Elvis) mostra la sua abituale disinvolta presenza»

(Variety).

TRIVIA

– La prima visione del film a livello nazionale è datata 10 novembre 1969.

– Nella classifica settimanale di Variety alla data del 26 novembre 1969 il film salì al #17.

– Elvis suona “Lawdy miss Clawdy” al pianoforte, accompagnato alla chitarra da Mary Tyler Moore.

– La produzione della pellicola iniziò nel marzo del 1969 per essere completata il 2 maggio.

– Il film venne annunciato fin dal novembre 1967. Elvis firmò il contratto nel gennaio 1969 e Mary Tyler Moore nell’ottobre dell’anno precedente.

– Mahalia Jackson visitò Elvis sul set di questo film.

– Durante le riprese, vennero usati una dozzina di enormi topi in una scena girata all’interno di un appartamento del ghetto ma essi fuggirono all’interno degli studi…

– Il debutto televisivo americano del film è del 20 ottobre 1972 nel canale della NBC.

– Il film, annunciato fin dal novembre 1967, faceva parte del contratto con la NBC per la produzione del mitico show “Elvis.“’68 Comeback TV-Special”).

– La trama del film si ispira alla storia di Sorella Mary Olivia Gibson, che diresse una clinica per bambini con handicap nella parola, situata nel Maria Regina College di Syracuse, stato di New York.

– Nel libro satirico The Golden Turkey Awards, Mary Tyler Moore “vinse” il «Premio ecclesiastico per la peggiore interpretazione di attore o attrice di un prete o di una suora».

– Nelle prime scene del film si vede autobus con la pubblicità della stazione radio KDAY di Los Angeles, mentre l’azione ha luogo a New York.

– Il film non venne distribuito nelle sale cinematografiche inglesi ma apparve, nell’ agosto 1971, solo in TV alla BBC.

– Mary Tyler MOORE (1936) vivace attrice americana che interpretò poco più di una dozzina di film ma che fu molto popolare alla TV USA nei serie “The Dick Van Dyke Show” (1961-1965) e “The Mary Tyler Moore Show” (1970-1984).

– Barbara McNAIR (1939) attrice e buona cantante americana. Fra i pochi film girati ne figurarono due della serie dell’Ispettore Tibbs: “Omicidio al neon per Mr. Tibbs” (1970) e “L’organizzazione sfida l’ispettore Tibbs” (1971).

– William GRAHAM (1930) regista con produzione soprattutto televisiva, ebbe poche presenze cinematografiche: “La vecchia legge del West” (1967), “Submarine XI” (1968), “Harry Tracy” (1981), “Street Of Dreams” (1988).