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AUGUSTA-ONCE AND FOR ALL

BOOTLEGS
Lettera A

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ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2008.
LABEL: Rainbow Records (RR-19770524-2).
AUDIO: ***
NOTE: audience recording dello spettacolo serale di Augusta, 24 maggio 1977.
Si tratta davvero di un grande concerto, alla faccia dei detrattori dell’Elvis del 1977 !
È veramente in forma e si diverte, Elvis, quella sera del 24 maggio.
Lo si può subito notare dalle prime canzoni ed addirittura dà un assaggio di “Never been to Spain” (!!!) che, purtroppo, abbandona presto.
Da segnalare “My way”, “You gave me a mountain” e “Hurt”.

CANZONI: dal vivo ad Augusta, Maine. 24 maggio 1977, spettacolo serale.

Also Sprach Zarathustra/See See Rider
Never Been To Spain
[accenno di 29″]
I Got A Woman/Amen
Love me
If You Love Me (Let Me Know)
You Gave Me A Mountain
Jailhouse Rock

O Sole Mio/It’s Now Or Never
Little Sister
Teddy Bear/Don’t Be Cruel
My Way
Heartbreak Hotel

Band Introductions
Early Morning Rain
What’d I Say
Johnny B. Goode

Drum Solo
Bass Solo
Piano Solo by Tony Brown
Keyboard Solo by Bobby Ogdin

School Days
Hurt
Hound Dog
Can’t Help Falling In Love

Closing Vamp

RECENSIONI BOOTLEG

di Marco Degli Esposti

 

Il primo e unico concerto di Elvis nel Maine. La fonte di questo spettacolo è una registrazione del pubblico, abbastanza godibile.
Lo spettacolo si tenne il 24 maggio 1977 alle 20.30, anche se Elvis salì sul palco intorno alle 22.00.
L’album inizia con la consueta “Also Sprach Zarathustra“. Trattandosi di una registrazione del pubblico, è possibile percepire l’elettricità nell’aria. Non appena l’apertura di “C.C Rider” comincia ed Elvis sale sul palco, la folla impazzisce. Quando intona “Oh see, C.C. Rider“, si alza un boato dalla folla.

Elvis inizia la sua routine “well, well, well“.
“Lasciate che vi faccia una domanda – fa caldo qui fuori?” in riferimento al fatto che l‘Augusta Civic Center non aveva l’aria condizionata – la folla risponde a gran voce alla sua domanda.
È interessante notare che Elvis canta il verso “Well, I Never Been To Maine“, un riferimento alla canzone “Never Been To Spain” che non faceva dalla Opening Night del 1974. Infine, Elvis si lancia in “I Got A Woman”, che riceve una bella reazione e il pubblico applaude convinto. Questa è una versione decente di “I Got A Woman“, ma la versione estesa di “Amen” e la routine di JD di “dive-bomb” sono totalmente dimenticabili.
La folla impazzisce per la mossa dello “strip-tease” di Elvis – “Ora, se riesco a far muovere tutto insieme…” dice Elvis. Quindi si presenta come Wayne Newton facendo sorridere il pubblico.

Dopo qualche dialogo, Elvis inizia con “Love Me“, per la quale ovviamente il pubblico impazzisce. È una versione piuttosto standard degli anni ’70, con quello che presumo fosse la scusa per un mucchio di foulard da distribuire.
Segue “If You Love Me (Let Me Know)”, durante la quale Elvis fa salire sul palco il suo produttore discografico Felton Jarvis. Una versione abbastanza buona, il pubblico sembra coinvolto.
Ora è la volta di “You Gave Me A Mountain“, accolta da una bella reazione del pubblico. Elvis dà una discreta interpretazione, sicuramente una delle migliori versioni del 1977, se non la migliore.
“Jailhouse Rock” è il prossimo brano in programma. Non è esattamente una versione molto buona, ma il pubblico la accoglie comunque con grande entusiasmo.

Abbiamo fatto una canzone chiamata ‘It’s Now Or Never‘” ed Elvis fa recitare a Sherril Nielson il testo italiano da cui è stata tratta. Il pubblico sembra apprezzarlo, ed Elvis scherza “showoff“. In ogni caso, la canzone viene riproposta in modo solido e deve essere annoverata tra le migliori versioni del 1977.

Quindi Elvis dice che vorrebbe fare un medley di alcuni dei suoi dischi e inizia “Little Sister“. La folla applaude e apprezza gli sforzi fatti da Elvis fino a quel momento.
Segue il medleyTeddy Bear/Don’t Be Cruel” ed Elvis fa il suo giro e distribuisce alcune decine di sciarpe. La parte “Don’t Be Cruel” del medley viene accolta da un forte scroscio di applausi. Tuttavia, questa è la versione standard del 1977, quindi non è un granché.

Segue “My Way” (sembra insolito che venga cantata così presto) – Elvis ci dice che, non conoscendo il testo, deve leggerlo – “se non vi dispiace“. Si tratta di un’ottima performance, anche se Rapid City, di qualche mese dopo, è sicuramente migliore.
Heartbreak Hotel” è la prossima canzone e si tratta di una buona versione.
Seguono le presentazioni della band… la parte migliore di questi 20 minuti è l’interpretazione di “Early Mornin’ Rain“.
Quindi è il momento di “Uno dei miei ultimi dischi… ‘Hurt‘”. Elvis ne tira fuori una bella versione e commenta “Oh well, here it goes, son“, prima di toccare le prime note. Non ci sono “reprise” come accadeva spesso.
Segue “Hound Dog” e, come previsto, il pubblico impazzisce. Tuttavia, si tratta al massimo di una versione buttata via ed è un peccato che non abbia mai reso giustizia a questo pezzo durante gli anni dei concerti.

“Signore e signori… vorrei dire una cosa… siete stati un pubblico fantastico… uno dei migliori che abbiamo avuto, davvero… vi amiamo anche noi… e in qualsiasi momento ci vogliate, chiamateci” e così parte “Can’t Help Falling In Love“. È una bella versione e la folla applaude Elvis quando entra in scena la chiusura…

Tutto sommato, questo è uno spettacolo molto buono e si colloca tra i migliori 10 concerti di quell’anno (secondo me…).