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House of the Rising Sun

A CURA DI: Valeria Giannotta

La Casa Di Rising Sun
ELVIS ED IL SUO AMORE PER I CAVALLI

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Traduzione di Valeria Giannotta
Da “ESSENTIAL ELVIS”

“Il suo momento di maggior felicità fu quando sviluppò la sua passione per i cavalli”.
Queste parole di Priscilla Presley, dalla sua autobiografia del 1985 Elvis and Me, scaturiscono dall’evidente realtà dei fatti. L’hobby fu un enorme sfogo per Elvis in un momento in cui la sua carriera era decisamente in stallo, in quanto Elvis, lui lo viveva a 360 gradi. Questo articolo vuole esplorare le origini del suo interesse per i cavalli e quanto l’equitazione ed il possesso stesso dei cavalli lo aiutarono non solo a salvare la sua delusione, ma a permettergli anche, alla fine, di ritrovare il contatto con il suo pubblico.

“Se solo avessi il buon senso di questo cavallo, ormai dovresti sapere che, ovviamente, chi indossa i pantaloni è il capo, ecco cos’è una ragazza con i pantaloni” così canta Elvis, a cavallo, nel suo film del 1960 Flaming Star.
Sebbene quella scena alla fine sia stata tagliata, Elvis cavalcò in molte altre scene, per le quali fece due settimane di addestramento. Fu proprio durante le riprese che uno dei cavalli, montato da un Elvis terrorizzato, si imbizzarrì lasciandolo con una grande agitazione verso tutto ciò che riguardava il mondo degli equini. Aveva già cavalcato negli anni ’50, soprattutto con June Juanico in posti tipo il Gulf Hills Dude Ranch, nel Mississippi, e nel suo film Love Me Tender, ma questo non fu mai uno dei suoi maggiori interessi.

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Elvis è stato anche fotografato a cavallo durante la sequenza di Island Of Love nel film Blue Hawaii, in una scena che mostrava le bellezze dell’isola di Kauai e chi può dimenticare il cavallo di Tickle Me che canta con lui alla fine di Dirty, Dirty Feeling?
Altri film in cui c’erano i cavalli, come Charro! (che in spagnolo vuol dire cavaliere), arrivarono dopo la conversione di Elvis alla vita nelle stalle. L’evento che pose l’equitazione al centro del mondo di Elvis accadde durante il Natale del 1966, dopo di che qualsiasi timidezza avesse provato in precedenza fu realmente cancellata.

Priscilla era già un’appassionata di cavalli, cosa che portò Elvis a regalarle per Natale un black quarter horse di 4 anni, chiamato Domino, inoltre Elvis regalò alla fidanzata di Schilling, Sandy, una cavalla color crema chiaro di nome Sheba, così Priscilla aveva qualcuno con cui poter cavalcare. Da quanto afferma Priscilla, questo fu l’inizio della sua “mania per i cavalli”.
All’inizio Elvis si limitava a guardare cavalcare Priscilla dalla finestra del piano di sopra di Graceland mentre Priscilla lo spronava a scendere e ad unirsi a lei. Elvis invece si limitava a dirle semplicemente di non farsi male. Alla fine, ancora incerto dopo le sue precedenti esperienze, lo convinse a cavalcare Domino, in seguito dichiarò:
”Lui amava cavalcare e disse che voleva un cavallo tutto suo, un golden palomino”.
Come per altre passioni di Elvis, le armi ed i gioielli, la ricerca di un cavallo tutto suo divenne smodata. Sia Priscilla che Jerry Schilling descrivevano un Elvis che bussa alla porta di fattorie e ranch alle 3 del mattino in cerca del suo adorato cavallo. Fu Jerry che agli inizi del gennaio 1967 procurò a Elvis un palomino quarter horse (cavallo che eccelle in velocità nelle brevi distanze) chiamato Midgests Randy, di proprietà di un certo Robert Boyd, e che Elvis lo ribattezzò Rising Sun.

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Il 6 gennaio Elvis comunicò la sua idea di ristrutturare il fienile sul retro di Graceland, che chiamò appropriatamente The House of Rising Sun (La casa di Rising Sun), fra l’altro titolo di una vecchia canzone folk contenuta nel primo album di Bob Dylan e che fu anche un successo, nel 1964, del gruppo inglese The Animals, di certo ad Elvis piaceva l’incantevole e straordinaria potenza di quel brano.
L’acquisto dei cavalli continuava, fu la volta di un black gelding (castrone dal manto nero), di una buckskin mare (cavalla dal manto color daino) e, il 9 gennaio, di un sorrel horse (cavallo sauro) chiamato Cutter’s Bill.
Tipico del suo stile, Elvis acquistò cavalli per i suoi amici, per la famiglia e per l’intero entourage, che li volessero o meno. A Red West, per esempio, fu regalato un cavallo di nome Keno, Lisa Marie ebbe il suo pony, Moriah, e Vernon ricevette un black Tennessee walking horse, Colonel Midnight. Era Jerry Schilling a testarli tutti prima dell’acquisto.

Il 17 gennaio 1967 Elvis si dedicò di persona alla creazione delle giuste condizioni per i suoi cavalli, il che voleva dire spianare con il bulldozer un’area dietro Graceland, di modo che i cavalli potessero correre liberamente; il 4 febbraio fu fatto un ampliamento con Elvis stesso alla guida del bulldozer. Prova di quanto l’impresa significasse per lui fu la meticolosità con cui organizzò le scuderie. Priscilla ricorda: “Dipinse i nomi sulle stalle e l’attrezzatura e dedicò una stanza alle briglie ed alle varie selle. Tutte le selle avevano il nome ed il colore era coordinato al cavallo. Fu la cosa meglio organizzata che mai avesse fatto. Le targhe che Elvis contrassegnò con un pennarello rosso sono visibili ancora oggi a Graceland. Sembra che la pignoleria fosse una reale e necessaria deviazione dalla situazione non proprio florida della sua carriera, gli permetteva di avere controllo sul suo hobby nel modo in cui non riusciva più a fare, almeno per il momento, con la sua carriera musicale”.

L’amore, l’interesse e l’attenzione che Elvis profondeva ai suoi cavalli era molto evidente, per essere sicuro di non aver recato danno all’animale, dopo la cavalcata faceva passeggiare il cavallo per un’ora per farlo raffreddare, il triplo del tempo necessario.
Alene Alexander, che divenne capo delle scuderie di Graceland dopo la morte di Elvis, disse riguardo a Rising Sun:
“Elvis amava quel cavallo, lo strigliava e restava a lungo nella stalla da solo con lui”.
Il pensiero di uno dei più famosi e apprezzati intrattenitori al mondo alla ricerca di pace e conforto nel trascorrere il suo tempo con il suo cavallo nella stalla, dipinge una commovente e allo stesso tempo significativa immagine. L’amore per i cavalli così come la ricerca della spiritualità e le sue frequenti visite all’ashram (nella tradizione indiana indica il luogo della meditazione) di Sri Daya Mata a Los Angeles, possono essere viste come espressione di una profonda insoddisfazione artistica.
Elvis instaurò quasi un legame spirituale con i cavalli, un mondo a parte, che lo allontanava da quello dell’ultima insoddisfacente colonna sonora.
Alene Alexander dice simpaticamente: “Ho sempre detto che Rising Sun è stato l’unico animale che ha realmente conosciuto l’Elvis Presley uomo, perché il cavallo non lo ha mai visto cantare e nemmeno in jumpsuit e non è mai andato ad uno dei suoi concerti. Tutto ciò che voleva era amare Elvis e dedicargli il suo tempo”.

Presto ci furono 18 cavalli a vivere nei 14 acri di Graceland, una sistemazione piuttosto ristretta; è forse per questo che Elvis acquistò Twinkletown Farm, dopo averla vista durante una spedizione per acquisto cavalli, oltre il confine con il Mississippi, vicino a Walls, il 18 febbraio 1967.
Elvis pagò $ 437.000 per il ranch da mucche, che fu immediatamente rinominato Circle G e che divenne la nuova casa per la sua crescente mandria di cavalli e per un altro preferito fra i suoi personali, un flat-shot black Tennessee walking horse (razza nota per la sua cadenza a quattro tempi nel passo) di nome Bear.
Altri acquisti includevano $ 5.000 per un american bred saddle horse ed una varietà di altri dai fantastici nomi come Big Red (di Red West), Star Trek (uno dei telefilm preferiti da Elvis) e Traveler, una volta di proprietà di Mary Travers di Peter, Paul and Mary.
Mentre i cavalli avevano una nuova casa, Vernon continuava a sudare freddo per l’enorme quantità di denaro che Elvis stava spendendo per l’acquisto di camion, roulottes, come abitazioni per il suo entourage, e altri cavalli. La risposta di Elvis, menzionata nell’Elvis and Me di Priscilla, fu semplicemente “Mi sto divertendo papà, per la prima volta in tanti anni ho un hobby, qualcosa che non vedo l’ora di fare al mattino”.
Priscilla ricorda il suo periodo con Elvis al Circle G con grande tenerezza. Sebbene nel ranch l’entourage seguisse accuratamente Elvis, sua moglie faceva tesoro delle volte in cui riusciva a stare sola con lui nella loro piccola casa del ranch, cucinando per lui e sentendosi liberi da pressioni esterne – parte della loro luna di miele la trascorsero proprio in questa casa, che divenne nota come ‘Elvis honeymoon cottage’ (il cottage della luna di miele).
Priscilla ricorda che Elvis si alzava presto al mattino, inusuale per lui, e cavalcava per tutto il giorno, portava con sé una pagnotta di pane da sgranocchiare.
Ecco una bellissima foto di Elvis e Priscilla che camminano in uno splendido tramonto verso il ponte del ranch che attraversa il lago.

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Quel periodo del loro matrimonio deve essere stato un momento molto speciale e intimo, il cui catalizzatore fu la condivisione del loro amore per i cavalli, che presto si trasferì anche negli altri hobbies di Elvis: per il giorno di San Valentino acquistò, dal gioielliere di Memphis, Harry Levitch, un anello a ferro di cavallo ed una spilla da signora sempre a ferro di cavallo per $ 475 ognuno.
Un bel giorno, dopo che Elvis aveva acquistato ancora altri cavalli, un red chestnut mare (cavalla saura) ed un palomino mare (cavalla palomino), la realtà interferì con la sua vita protetta al Circle G. Il Colonnello Parker era molto preoccupato e dietro sua insistente richiesta, Elvis il 21 febbraio 1967, volò a Nashville per registrare alcune canzoni per Clambake, il suo prossimo film; Elvis mostrava scarso interesse per le canzoni del film, fu impiegato molto tempo in numerose takes del brano di Eddie Arnold You Don’t Know Me. Due giorni dopo, un Elvis molto riluttante tornò in studio, per completare alcuni overdub, vestito con abiti da cowboy con tanto di chaps (copri calzoni in cuoio), sembrava che non fosse pronto a liberarsi dell’alter-ego che si era creato al Circle G, dove faceva interamente parte di un mondo completamente diverso.

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Dopo di che Elvis ritardò la sua partenza per Los Angeles per l’inizio delle riprese di Clambake a causa di un’infiammazione da sella, un comodo, forse vero, pretesto. Dopo che il Dr. Nick arrivò al ranch e gli prescrisse della pomata per il suo problema (fu l’inizio del loro rapporto) ad Elvis fu riferito da un adirato Colonnello che le riprese erano state spostate al 6 di marzo.
Era lampante che Elvis stesse cercando di fare qualsiasi cosa per evitare di lasciare il suo idilliaco paradiso di cavalli, confidando a Priscilla che se avesse avuto bisogno di soldi avrebbe potuto semplicemente andare a Nashville ad incidere qualche canzone. Fans e curiosi scoprirono presto il nascondiglio di Elvis cominciando a causare fastidio, cosa che portò Elvis a ridurre i suoi impegni al Circle G e, alla fine, nel 1969 a venderlo.

Dopo che Elvis lasciò il suo ranch, i cavalli tornarono a Graceland. Il suo interesse non diminuì e, per fortuna, questo coincise con la rinascita di una carriera.
Nel febbraio del 1968, periodo in cui Elvis fu filmato e fotografato mentre cavalcava a Graceland in giacca nera di pelle e cappello da cowboy, aveva già inciso dell’eccellente materiale non da film, come US Male e Guitar Man. Il celebre NBC Special era all’orizzonte. Elvis stava per mostrarsi in pubblico di nuovo e si divertiva davvero tanto a mostrare i suoi cavalli ai fans radunati vicino al muro di Graceland. Priscilla ricorda che Elvis indossava sempre i jeans quando lavorava nelle scuderie, ma si vestiva per l’occasione quando usciva in groppa al cavallo, spesso andando a piccolo galoppo vicino al muro, radioso, vestito con pantaloni sportivi bianchi e camicia azzurra.

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Lontano dal solitario cowboy che era stato al Circle G, Elvis lo showman era tornato, permettendo foto e firmando autografi, rilassato, allegro e sorridente.
Un giorno, agli inizi del 1968, una donna lo chiamò “Elvis monterai Bear (il suo Tennessee walking horse) oggi?”, ammiccando Elvis rispose “No, dolcezza, resterò vestito così!”.

Mentre il ritorno di Elvis agli spettacoli dal vivo si avvicina, l’enorme successo del ’68 Special, la famosa Memphis session ed il piazzamento dei suoi singles in cima alle classifiche, Elvis continua ad utilizzare le sue uscite a cavallo a Graceland per riavvicinarsi ai suoi fans e ‘rimodellare’ la sua immagine, allontanandola dai ruoli cinematografici, in qualcosa di più vitale e naturale.
Esistono filmati privati e foto di quel periodo, come quelli girati il 5 giugno 1969, con Elvis in camicia rossa e foulard nero a cavallo di Rising Sun, che rivelano un uomo vestito per una performance, non certo per una corsa a cavallo; perfino le sue battute scherzose ed i suoi sorrisi sono del tutto naturali mentre acconsente alle continue richieste di autografi, il suo modo accurato di restituire i fogli di carta e le copertine dei dischi, un Dio a cavallo.

Gary Pepper riferisce, sul Tankers Magazine, che Elvis, in una delle tante occasioni, aveva firmato autografi per due ore e mezza in sella ad un cavallo quando qualcuno gli chiese il foulard, che lui si tolse prontamente lanciandolo tra la folla.

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Questo periodo fu una specie di prova per Elvis, periodo in cui legava con il suo pubblico dopo essere stato rinchiuso sui set dei film per anni, ed i suoi cavalli gli fecero da sostegno, forse deviando l’attenzione dalla sua innata timidezza. Intanto Elvis dimostrava nel suo western, Charro!, le cui riprese iniziarono subito dopo il completamento del ’68 Special, di essere diventato un eccellente cavallerizzo, a detta di Priscilla, che afferma che era naturale che accadesse, perché accadeva per ogni cosa a cui Elvis si dedicava.
Con la sua celebre stagione d’apertura a Las Vegas, alla fine di luglio del 1969, ed il trionfo in classifica di Suspicious Minds, fra gli altri dischi d’oro million sellers, Elvis era tornato bene e realmente. Il suo interesse per i cavalli durò per tutti gli anni ’70. Durante la conferenza stampa allo Houston Astrodome, nel febbraio 1970, Elvis affermava che uno dei suoi modi di rilassarsi era l’equitazione. Sembra comunque che cavalcasse molto meno con il passare degli anni, cosa probabilmente legata all’abbandono di Priscilla, in quanto era un hobby che condividevano.
Elvis acquistò il suo ultimo cavallo, un colt horse di 2 anni dal manto nero e lucido, chiamato Ebony’s Double, nel 1975.

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Forse i fans dovrebbero ringraziare Alene Alexander, ex cavallerizza e vincitrice di numerosi premi, perché mantiene ancora in vita con grande impegno il mondo equestre di Elvis a Graceland. Quando Graceland aprì al pubblico, Alene fece domanda per un posto di lavoro come guida turistica e le accadde di notare cinque cavalli, in non buone condizioni, in un arido pascolo nella proprietà: “I cavalli erano abbandonati a sé stessi. Elvis aveva così tanta cura di loro, ma quando lui morì, il cuore di Graceland morì”.
Lo staff si scusò con Alene, dicendo che credevano che i cavalli fossero semplicemente vecchi. In ogni caso, con l’illimitato supporto di Graceland e di Priscilla, Alene li riportò in ottime condizioni. Nel 1984 Alene fu messa a capo delle scuderie di Graceland ed i cavalli di Elvis, come Rising Sun, beneficiarono delle sue esperte cure.
Nel 1983, davanti a 40.000 persone, compresa Priscilla, montò Ebony’s Double in occasione di una speciale cerimonia di pensionamento durante la Tennessee Walking Horse World Celebration. Alene riferì che il cavallo non era molto addestrato e soffriva di dolori ai tendini, cosa che cambiava in modo clamoroso lo spettacolo in sé e per sé. “Bastava che lo toccassi appena e lui alzava la testa e dava una leccata come se sapesse cosa fare”, ricorda Alene. Era quasi come se lo spirito di Elvis fosse con quel cavallo, che lo guidasse.
Charlie Hodge afferma che lo spirito di Elvis sia davvero rimasto nelle scuderie di Graceland dopo la sua morte, Rising Sun faceva versi di apprezzamento come se qualcuno lo stesse accarezzando, quando invece lì non c’era nessuno.
Rising Sun è morto nel 1986 ed è stato sepolto a Graceland rivolto a Est, verso il sorgere del sole. La EPE iniziò una ricerca per un altro cavallo della stessa razza, golden palomino, e trovò Sun’s Reflection, un suo lontano parente.
Il pony di Lisa Marie è vissuto fino all’età di 30 anni, dopo aver in precedenza ricevuto cure per una gamba rotta al Mississippi State University Veterinary Hospital, mentre Ebony’s Double è vissuto fino al 14 gennaio 2006, aveva 32 anni. Ancora una volta la EPE si adoprò per cercare un parente e lo trovò in Ebony’s Secret Threat, un fratellastro di Ebony’s Double, per continuare il lignaggio iniziato da Elvis.

Alene è ancora oggi capo delle scuderie a Graceland ed i cavalli continuano a prosperare sotto le sue cure e alla speciale attenzione di Priscilla, che aprì le scuderie al pubblico nel 2009 prestando anche soccorso a molti altri cavalli.
Alene esprime l’importanza di mantenere i cavalli nella casa di Elvis con queste parole:
“Priscilla dice che lui guardava fuori dalla finestra del suo ufficio o della camera da letto, su al piano di sopra, e guardava i cavalli giocare. Dice che ci saranno sempre dei cavalli a Graceland perché c’erano quando c’era Elvis”.

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