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Behind a song

A CURA DI: Marco Degli Esposti

In queste pagine saranno inseriti aneddoti riferiti a canzoni che Elvis ha cantato nell’arco della sua carriera.
Spero che per voi, queste, siano piacevoli curiosità e che possiate apprendere tanti nuovi aneddoti che ci sono DIETRO AD UNA CANZONE.

ALL SHOOK UP
“All shook up” fu composta da Otis Blackwell nel 1956.
Questo brano nacque in modo curioso: mentre Blackwell era seduto nell’ufficio della Shalimar Music, entrò il padrone della label, Al Stanton, scuotendo una bottiglia di Pepsi Cola.
«Perché non scrivi una canzone intitolata “All shook up”?»
Otis Blackwell lo fece…
Ancora prima di Elvis la registrarono David Hill e Vicki Young.

ALWAYS ON MY MIND
Questa canzone nacque a causa di una discussione telefonica fra Carson e sua moglie. Johnny Christopher la ricorda così:
«Wayne Carson ed io stavamo scrivendo una canzone a Memphis.
In quel tempo Wayne viaggiava molto ed in quell’attimo stesso stava parlando con sua moglie che era al telefono da Springfield, nel Missouri, e sentivo che le diceva: “Cara, tu sei sempre nella mia mente…”
Ci guardammo l’un l’altro e Wayne riappese il telefono dicendo alla moglie che si sarebbero risentiti più tardi.
Egli scrisse subito le parole della canzone ed io automaticamente la suonai al pianoforte. Dopo un po’ arrivò anche Mark James e lo invitammo ad arrangiare “Always On My Mind” in modo abbastanza definitivo, cosa che fece subito.
In seguito Wayne salì al piano superiore per inciderne un demo che eventualmente avremmo fatto ascoltare alla Monument Records.
Qualche tempo dopo, Red West, una delle guardie del corpo di Elvis, gli portò la canzone; egli stava attraversando il momento difficile causato dalla sua separazione da Priscilla ed in quel momento “Always On My Mind” sembrava davvero la canzone più adatta a lui».

AULD LANG SYNE
“Auld lang syne” fu scritta dal poeta Robert Burns circa nel 1789, basandosi su una tradizionale musica scozzese del 1687.
Probabilmente Burns scrisse solamente due dei cinque versi ma come già egli aveva fatto con altre numerose canzoni scozzesi, modificò e corresse gli altri. Sembra che la canzone sia stata eseguita per la prima volta nella Taverna “Poosie Nancy” a Mauchline, oppure nel “Bachelors Club” a Tarbolton. In origine narrava la storia di due uomini che incontrandosi ricordano la loro gioventù trascorsa insieme, le felici esperienze avute, le persone conosciute.
In seguito diventò la più tradizionale delle musiche eseguite a Capodanno. Anche Beethoven usò delle varianti di questo brano nel suo repertorio.
Circa nel 1870 venne scritto un tributo a Ulysses Grant (il generale delle truppe Nordiste americane durante la Guerra di Secessione); questo omaggio era basato su “Auld lang syne” e si intitolava “Should brave Ulysses be forgot”.
Guy Lombardo e la sua Royal Canadians, ebbero un grande successo nel 1939 con la canzone-tributo a Grant tanto che da allora Lombardo è stato identificato con la canzone “Auld lang syne”.
Durante lo spettacolo del 31 dicembre 1975 a Pontiac, Michigan, Elvis si… ruppe i pantaloni! Infatti il titolo del bootleg che riporta questo show è proprio “Changing pants”, cioè “Cambiando i pantaloni”.

AN AMERICAN TRILOGY
“An American trilogy” è un medley di tre canzoni arrangiate da Mickey Newbury: “Dixie”, “The battle hymn of the Republic” e “All my trials”.
L’incisione dello stesso Newbury arrivò fino al 26° posto nella Hot 100 di Billboard nel 1971.
“Dixie” venne scritta il 3 aprile del 1859 da Dan Emmett.
Le parole di “The battle hymn of the Republic” vennero composte da Julia Ward Howe nel dicembre del 1861 in un albergo di Washington, ispirandosi alla classica canzone “John Brown’s body”.
“All my trials” è un brano classico di un compositore sconosciuto. Essa venne portata al successo anche dal Kingston Trio nel 1959 col titolo di “All my sorrows”.

AMERICA, THE BEAUTIFUL
L’autrice di questa canzone, Katherine Lee Bates, era un’insegnante di inglese. Essa insegnava nel Wellesley College, Massachussets, e fu ispirata dopo una veduta panoramica del paesaggio in vetta al Pike Peak.
Il poema fu pubblicato per la prima volta il 4 luglio del 1895 all’interno di un periodico di Boston, The Congregationalist.
Solamente in seguito venne abbinata la musica a questo poema (anche se non si conosce l’autore). In ogni caso si basarono sulla melodia “Materna”, composta da Samuel Augustus Warde pubblicata per la prima volta il 12 luglio 1888 ad opera del Parish Choir.
Frank Sinatra ebbe un buon successo con una sua versione di “America the beautiful” nel 1945.
Molte stazioni televisive americane usano l’esecuzione di questa canzone ad opera di Ray Charles per chiudere le loro trasmissioni.
Elvis eseguì questo brano solo nei concerti a partire dalla fine del 1975 fino al termine dell’anno seguente in occasione del bicentenario della fondazione degli Stati Uniti d’America.

SEE SEE RIDER
“See see rider” venne composta da Big Bill Broonzy(vero nome: William Lee Conley Broonzy) agli inizi degli anni venti per la Perfect Records con il titolo di “C. C. Rider”.
Tuttavia è Ma Rainey che viene identificata con questo famoso blues negro: essa lo portò al successo nel 1924 col titolo di “See see rider blues” e venne poi ripubblicato nel 1945.
I suonatori in questa versione erano, addirittura Louis Armstrong alla tromba e Fletcher Henderson al pianoforte.
Altre esecuzioni di questa canzoni furono quelle di Ray Charles nel 1949, di Chuck Willis nel 1957 (terzo posto nella classifica Rhythm’n’Blues e 12° nella Hot 100 col titolo di “C. C. Rider”), di LaVern Baker nel 1962, di Bobby Powell nel 1965 e degli Animals nel 1966.
Pare che questa canzone derivi da “Easy rider” (motociclista in americano) e venne volutamente cambiato il titolo per non incappare in discussioni sulla censura poiché easy rider, nella lingua parlata americana, significa anche donna di facili costumi (per usare un eufemismo…), parassita (nel senso di persona) o magnaccio, pappone (tanto per intenderci…).

DON’T BE CRUEL
“Don’t be cruel” venne composta da Otis Blackwell nel 1955. Il compositore vendette i diritti di questa canzone il giorno della vigilia di Natale dello stesso anno alla Shalimar Music per soli 25 dollari.
Il titolo completo del brano è “Don’t be cruel (to a heart that’s true)”.
Si dice che venne offerto per primo al gruppo dei Four Tunes che faceva parte della “scuderia” RCA ma essi avrebbero rifiutato di registrarlo.
Quando Elvis ascoltò il disco dimostrativo inciso da Blackwell se ne innamorò letteralmente e decise di inciderlo nell’imminente recording session di luglio.

FRANKIE AND JOHNNY
“Frankie and Johnny” è una delle ballate più popolari degli Stati Uniti.
Ci sono diverse versioni riguardanti l’origine di questo brano.
Una di esse lo fa risalire a prima della guerra del 1812 poiché quando i fucilieri del Tennessee e del Kentucky tornarono a casa dal conflitto, cantavano questa canzone. Si suppone che essi l’avessero sentita a Crescent City, in Louisiana (una delle città dove si parlava di più il francese), col titolo di “François et Jean”.
Un’altra storia afferma che “Frankie and Johnny” sarebbe nata in una calda notte dell’estate del 1888 a Saint Louis, Louisiana.
Frankie sparò al suo ragazzo Johnny con una derringer (si tratta di una di quelle pistole tascabili che nel west veniva usata specialmente dai gamblers, cioè i giocatori d’azzardo). Frankie avrebbe nascosto la piccola pistola nelle giarrettiere ed avrebbe sparato a Johhny perché aveva appreso che egli l’aveva ingannata.
Nel 1904, Hughie Cannon pubblicò la prima versione di questa canzone, intitolandola “He done me wrong”.
Parecchi artisti hanno registrato “Frankie and Johnny” nel corso degli anni: Ted Lewis (1927), Gene Autry (1929), Johnny Cash (1959, col titolo “Frankie’s man, Johnny”), Brook Benton (1961) e Sam Cooke (1963) sono alcuni esempi di registrazioni abbastanza note.
La versione che ebbe più successo fu proprio quella di Sam Cooke che arrivò fino al 14° posto in classifica.

HOUND DOG
Nell’agosto 1952 il leader di una band, Johnny Otis, chiamò i due compositori Leiber e Stoller perchè voleva una nuova canzone per la cantante blues Willie Mae Big Mama Thornton.
Dopo essersi incontrati con la donna a casa di Otis, i due musicisti tornarono in fretta nell’abitazione di Stoller dove scrissero in circa 8 minuti “Hound Dog”. All’inizio il brano parlava di un gigolò.
Big Mama Thornton registrò “Hound Dog” agli inizi del 1953 e la portò al primo posto nella classifica di Rhythm’n’Blues dove stazionò per 6 settimane.
Altre versioni di “Hound Dog” di quell’anno furono quelle di Tommy Duncan, Little Esther Phillips, Billy Starr e John Brim che la intitolò “Rattlesnake”, cioè “serpente a sonagli”.
Sam Phillips, quello della Sun Records, scrisse una canzone plagiando letteralmente “Hound Dog”, intitolandola “Bear cat”, che divenne un successo di Rufus Thomas che la incise l’8 marzo del 1953.
Nel 1955 uno sconosciuto gruppo chiamato “Freddie Bell and the Bellboys” registrarono una comica versione di “Hound Dog” nella quale aggiunsero la strofa: “You ain’t never caught a rabbit. You ain’t no friend of mine”.
Fu proprio questa versione che colpì Elvis il quale si trovava a Las Vegas, nel maggio 1956 per il suo spettacolo al New Frontier Hotel, e qui sentì appunto questo gruppo eseguire la canzone.

HEARTBREAK HOTEL
Mentre stava leggendo il “Miami Herald”, un quotidiano della Florida, il compositore Tommy Durden rimase colpito da un titolo di cronaca:
«Conoscete quest’uomo ?»
Una fotografia di un suicida accompagnava l’articolo.
L’uomo non aveva lasciato nulla che potesse identificarlo, aveva scritto solo alcune righe con queste parole:
«Sto camminando su una strada solitaria»
La polizia di Miami aveva pubblicato tutto ciò nella speranza che qualcuno potesse identificarlo e questo articolo fornì l’ispirazione a Durden per una canzone blues e chiamò concitato l’amica Mae Axton spiegandole la sua idea che venne accettata. I due composero “Heartbreak Hotel” in una ventina di minuti… Mae Axton portò il nastro dimostrativo all’annuale raduno di disc jockey a Nashville il 10 novembre del 1955 e lo propose ad Elvis che, dopo averlo ascoltato, se ne innamorò letteralmente decidendo di registrare il pezzo nella sua imminente prima recording session per la RCA, in gennaio.

HEY JUDE
“Hey Jude” venne composta da Paul Mc Cartney nel 1968 e fu registrata dai Beatles nello stesso anno. La canzone entrò nella graduatoria americana nel mese di settembre al 10° posto e dopo due settimane comandò la classifica per 9 week end, il record per tutti i singoli dei Fab Four in quella nazione.
Con la sua durata di 7’11”, questa canzone è la più lunga ad aver raggiunto il primo posto in classifica; essa vendette oltre sei milioni di copie.
Paul Mc Cartney compose “Hey Jude” a causa del divorzio del compagno John Lennon dalla moglie Cynthia. Il figlio dei due, Julian, era molto affezionato ai genitori e venne scosso da quell’avvenimento; Paul, mentre guidava la sua automobile, guardò Julian e, vedendolo triste, iniziò a canticchiare per consolarlo: «Hey Jules, don’t make it bad…»
In seguito venne cambiato il nome in Jude perchè suonava meglio.

OLD SHEP
“Old Shep” venne composta da Red Foley e da Willis Arthur nel 1933.
La canzone raccontava di un pastore tedesco di 19 anni di nome Hoover, che venne avvelenato. Il cane apparteneva a Foley ed egli rimase talmente colpito dalla sua uccisione che scrisse questa canzone. Fu solo nel 1935 che Foley la registrò per la Decca ed il brano fu poi riedito sette anni dopo.
“Old Shep” fu la canzone che Elvis cantò al Mississippi-Alabama Fair and Dairy Show nel 1945, vincendo il secondo premio.