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EL GOES EL PASO

BOOTLEGS
Lettera E

 
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ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2004.
LABEL: Audionics (TP04003).
AUDIO: *****
NOTE: inedito soundboard dello spettacolo del 2 giugno 1976 ad El Paso (addirittura in precedenza non era nemmeno in circolazione nel circuito dei CD-R).
Elvis è in buona forma con voce potente e, se consideriamo l’ottimo sound ed un bel booklet di 12 pagine, si tratta davvero di un’ottima pubblicazione.
Spiccano su tutte “You Gave Me A Mountain”, “And I Love You So” e “Hurt”.

Questo concerto fu riproposto nel 2006 in “Elvis goes El Paso” dalla EP 55972, nel 2015 in “Bicentennial superstar, volume 3” dalla “TNT-Records” (doppio CD) e nel cofanetto di 4 CD “Texas tornado”, su etichetta “Rock & Roll Majesty” nel 2017.
 

CANZONI: El Paso, Texas. 2 giugno 1976. Ore 20,30.

01 Also Sprach Zarathustra / See See Rider
02 I Got A Woman/Amen
03 Love Me
04 If You Love Me (Let Me Know)
05 You Gave Me A Mountain
06 All Shook Up
07 Teddy Bear/Don’t Be Cruel
08 Help Me
09 Fever
10 Jailhouse Rock
11 And I Love You So
12 Polk Salad Annie
13 Band Introductions
14 Early Mornin’ Rain
15 What’d I Say
16 Drums Solo
17 Bass Solo
18 Piano Solo
19 Electric Piano Solo
20 Love Letters
21 School Days
22 Hurt
23 Hurt
24 Hound Dog
25 Funny How Time Sips Away
26 Can’t Help Falling In Love
27 Closing Vamp/Announcements

RECENSIONI BOOTLEG

Di Marco Degli Esposti

In questa pubblicazione della “Audionics”, la seconda per la precisione, ascoltiamo una registrazione soundboard risalente allo spettacolo di El Paso, Texas, 2 giugno 1976 (ore 20,30).
Il sound è ottimo ed il mixaggio mette in prevalenza Elvis, James Burton e J:D. Sumner.
Dopo una discreta “See see rider”, stranamente “I got a woman” mi pare un po’ inferiore alle tantissime versioni ascoltate fino ad oggi.
In “All shook up” Elvis cambia il testo in un verso: “Well, I bless my soul, what’s wrong with YOU ALL” mentre il classico medley “Teddy bear / Don’t be cruel” risulta un po’ migliore rispetto ai numerosi altri ascoltati.
Dopo una “Help me” eseguita molto più lentamente rispetto al master in studio, Elvis canta “Jailhouse rock” per poi gettarsi in una sempre bella “Polk salad Annie”, brano eseguito molto bene, segno che lo sentiva sempre “suo”.
Un altro punto di forza dello spettacolo è la doppia esecuzione (per intero !) di “Hurt”, canzone nuova per l’epoca, davvero cantata benissimo, con passione e feeling.
Si chiude lo show con “Hound dog”, “Funny how time slpis away” ed ovviamente, “Can’t help falling in love”, in versioni standard sulle quali, a mio parere, non c’è nulla da segnalare.

Questo CD si presenta con un booklet allegato di 12 pagine, con foto a colori e note che lo corredano (dovrebbero fare così anche molti produttori underground…).
Lo spettacolo è su discreti livelli per il 1976, anno in cui, purtroppo, i problemi di salute di Elvis cominciavano a farsi sentire e si ripercuotevano su alcuni spettacoli. Qua mi sembra ancora okay e merita di essere ascoltato nel nostro lettore CD.