Questo album fu pubblicato inizialmente su etichetta Boxcar e venduto ai concerti di Elvis a Las Vegas e in tour. Si tratta di un mix di introduzioni, battute e commenti vari fatte da Elvis in concerto, senza una nota cantata!
Un album veramente strano che, quando fu ristampato dalla RCA, diventò parte della cosidetta “discografia base” e da sempre additato come il peggiore del catalogo rock.
La storia di questo LP tanto malignato, comincia nel 1973.
Virgina Coons, una super fan, presidente di un fan club in California e che aveva incontrato Elvis varie volte e assistito a tanti shows, decide di mettere insieme su una cassetta stereo7, vari monologhi tratti da registrazioni che lei stessa aveva fatto. Altri fans che avevano assistito ad altri shows, le mandarono altre registrazioni di concerti da cui Virginia tira fuori i monologhi più interessanti.
Alla fine ne viene fuori una cassetta di 90 minuti con monologhi in ordine di anno a partire da i primi sulla carriera nel 1969 fino al 1972. Virginia aveva infatti notato che spesso Elvis in concerto si “apriva” di piu’ che durante interviste e conferenze stampa, e l’intenzione era di offrire ai fans del suo club, l’opportunità di ascoltare un Elvis più “intimo”. Penso’ anche di inserire una voce che facesse domande, ma lasciare Elvis raccontarsi da solo sembrò un idea migliore.
Copie della cassetta cominciarono a girare a Natale di quell’anno inizialmente fra i soci del club in California, diventando popolarissima, fino ad attirare l’attenzione di Tom Diskin (braccio destro di Parker) che ne richiese una copia.
A questo punto dobbiamo dedurre che la cassetta fu fatta ascoltare al Colonnello che vide subito un opportunità per usare al massimo il suo cliente. Se ai fans piace ascoltare Elvis che parla tra una canzone e un’altra, ne facciamo un disco e lo vendiamo noi!
Non solo: la RCA aveva appena acquistato i diritti a tutte le incisioni Presley fino al 1972, e questo era un tipico “scherzetto” del Colonnello per infastidire i dirigenti della casa discografica e dire “guardate, posso fare dischi anche senza di voi!”.
Alla RCA, la cosa non fu presa bene.
Ed ecco che all’inizio di stagione, agosto 1974, “Having Fun…” viene messo in vendita tra i vari posters, spille e libri fotografici offerti allo stand di souvenirs fuori la showroom dell’Hilton a Las Vegas.
La copertina e’ accattivante con 6 belle foto in bianco e nero di Elvis in concerto al Forum di Los Angeles l’11 Maggio, e attirò abbastanza interesse e curiosità da vendere ben 60.000 copie !
Parker fece in modo di far giungere alle orecchie dei dirigenti RCA le notizie sulle vendite, e poi propose di vendere i nastri a loro promettendo di non stampare più copie su etichetta Boxcar. L’accordo stabiliva informalmente, che il Colonnello avrebbe desistito in futuro dal produrre dischi.
La RCA abboccò a questo ulteriore schema e pagò alla Boxcar la somma di ben 100.000 dollari per i nastri, promettendo il 50% dei diritti, da dividere a metà tra Parker ed Elvis.
Elvis non vide nulla dei primi 100.000, e i bilanci fiscali della azienda per il 1974 dimostrano quanto la situazione beneficiava il Colonnello. Introiti totali di fine anno: Parker $ 27.650, Elvis $ 2.750. Assurdo!
Quando il vecchio manager fu chiamato in tribunale dopo la morte di Elvis, gli fu chiesto come Elvis abbia potuto accettare questi termini. Rispose che il suo cliente era sempre informato su i dettagli dei contratti, ma poi fu evidenziato che tra tutti i documenti Boxcar non ce n’era neanche uno che portassela firma di Elvis.
Il disco venne quindi stampato su etichetta RCA provocando non poco imbarazzo ad Elvis. Un conto era proporre un disco/souvenir su una bancarella prima di uno spettacolo, ed una cosa è proporlo nazionalmente come emissione ufficiale.
Elvis non ne fu molto entusiasta, ma a dimostrazione che allora come oggi, basta il suo nome e/o immagine per “vendere”, incredibilmente l’album raggiunge il numero 130 della classifica Billboard. Cosa ancora piu’ incredibile e’ il successo che l’album ebbe in classifica Country: un incredibile 9° posto!
Having Fun With Elvis On Stage, comunque, rimane un terribile LP, che secondo la leggenda, Elvis chiese alla RCA di non ristampare più.
E Virginia e la sua cassetta?
Aveva detto a tutti i suoi soci che la sua registrazione sarebbe stata pubblicata su Boxcar, ma subito si rese conto che i bei monologhi erano stati sostutuiti con un numero esagerato di “Well, well, well…” e battute fuori contesto. Si ritrovò, quindi, a chiarire che quei pochi minuti di assurdi “voice bites” (meno di 40 minuti per facciata A e B) non avevano nulla a che fare con la popolare cassetta da lei creata.
Oggi quest’album rimane il piu’ insolito della discografia Presley, ma il concetto rimane ancora popolare tanto che i bootleggers hanno proposto altri monologhi e battute in successivi volumi.
Sembra proprio che i fans non resistono a Having Fun With Elvis On Stage !
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