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INTERVISTA A JACK MULLINS

A CURA DI: Giuseppe Castiglia

Jack Mullins è un musicista e collaboratore della FTD. È stato recentemente incaricato di curare il combo libro e CDs “Bruce Jackson: On The Road With Elvis” di cui narra il documentario sul terzo dischetto.
È un piacere averlo nostro ospite a riflettere su questo eccitante progetto, esclusivamrente per l’EICC..

GC- Jack, grazie per aver accettato di fare questa intervista esclusiva. Puoi dirci un po’ di te e del tuo background musicale?
JM- Dunque, sono stato ispirato prima di tutti da Elvis quando ero un teenager a prendere su la chitarra, poi ho scoperto altri artisti come Jefferson Airplane, Neil Young, Gordon Lightfoot, Led Zeppelin etc. Ho poi cominciato a scrivere canzoni. Più recentemente ho fatto parte di numerosi gruppi musicali ma faccio spettacoli anche da solo. Mi occupo anche di video editing e doppiaggi.
Amo lavorare con creatività e mi ritengo molto fortunato a fare questo lavoro.

GC- Come sei stato coinvolto in questo lavoro della FTD?
JM- Facevo un programma alla radio tempo fa, ed il mio amico Evan Muller, mi suggerì di intervistare Gary Jackson per il mio show e mi sembrò un’ottima idea. Pensavo che sarebbe stata una breve chiacchierata da inserire nel mio programma, invece diventò un vero e proprio episodio che ha battuto tutti i records di ascolto della stazione radiofonica.
Poi mi fu chiesto di creare un documentario per il progetto della FTD di cui sono molto fiero.

GC- Hai lavorato sui soundboards inclusi? (Avevi già lavorato eccellentemente sul nastro del Madison Square Garden incluso con l’omonimo libro FTD).
JM- Grazie del complimento. Sì, ho lavorato anche su questi nastri: nulla di radicale. Ho cercato di eliminare al massimo il fruscio e altre interferenze, cercando però di non togliere nulla all’atmosfera sonora.

GC- Qual’è stato il momento più sorprendente di questo progetto?
JM- Più che sorprendente, è stato illuminante ascoltare Bruce Jackson riflettere su gli umori e le dinamiche di ciò che accadeva intorno ad Elvis. Mi ha colpito quanto sia onesto e schietto nelle sue considerazioni, cosa che non succede spesso con la gente intorno ad Elvis. Ma bisogna ricordare che Bruce non era un dipendente, bensì un collaboratore (ed innovatore nel suo campo come lo era Elvis). Mi sono trovato anche ad apprezzare lo show di Sioux Falls più di quello che immaginavo. Elvis diede un ottimo concerto ed i vecchi successi sono affrontati ad un tempo più rilassato e meno affrettati. È inutile dire quanto eccitante sia stato ascoltare “Such a Night” dal concerto di Atalanta !

GC- Quanta cooperazione hai avuto dalla famiglia Jackson?
JM- Gary ha cooperato a pieno dal primo momento. È stato facile comunicare e siamo stati entrambi aperti a suggerimenti sia sull’audio che su altri aspetti del progetto.

GC- Sei a conoscenza di cos’altro la famiglia Jackson possieda in termini di soundboards?
JM- Come fan vorrei tanto saperlo, ma lo ignoro. Nel libro si parla di 600 registrazioni, ma non ho un inventario completo, purtroppo.

GC- Sai se la famiglia Jackson abbia intenzione di condividere altri nastri (sempre se ne hanno)?
JM- Purtroppo no. Mi occupo più del lato creativo, quindi non sono coinvolto nei piani per il futuro della famiglia Jackson o FTD.

GC- Stai lavorando a progetti futuri della FTD?
JM- Non vedo l’ora di cominciare un altro progetto e collaborare di nuovo con la FTD ! Essere coinvolti in questo eccitante lavoro è stato bellissimo.
Ora sta uscendo “Bruce Jackson: On the road with Elvis”, vedremo poi cosa ci riserva il futuro.

GC- Jack, grazie per la tua disponibilità e in bocca al lupo per i futuri progetti !