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ELVIS UNLEASHED

A CURA DI: Giuseppe Castiglia

Il successo di pubblico per il 50° anniversario del Comeback Special dello scorso anno, ha spinto la Phantom Events a creare un altro film da proporre al cinema con outtakes dello special nel ’68.
Elvis Unleashed era stato annunciato con tanta eccitazione sia da parte della Phantom che Graceland.
“Elvis come non lo avete mai visto prima!”, “Performances inedite!”.
Chiaramente per “inedite” intendono per il cinema, il materiale dello special, infatti, è tutto disponibile sul set di 3 DVD “68 Comeback Special-Deluxe Edition”.
In origine, doveva essere proiettato solo in sale americane, ma poi sia cinema in Australia che varie nazioni europee hanno annunciato la proiezione di questo film. Pochi giorni prima, però, arriva l’annuncio della Phantom Events che la proiezione è stata cancellata in tutti gli USA e Australia per “difficoltà tecniche”.
Graceland dal canto suo, ha cancellato dal proprio sito tutte le news riguardanti la proiezione, come se l’annuncio non fosse mai stato fatto. Terribile PR.
Si è subito scatenato il putiferio on line, con tanti fans i cui piani sono andati in fumo: oltre 800 proiezioni cancellate!
Fortunatamente, i “problemi tecnici” non sono sorti in Europa, dove il film è anche andato in replica qualche giorno più tardi.
Ma com’è questa nuova “versione” dello storico special? Ne è valsa la pena creare un ennesimo editing?

Il film comincia con una carrellata di clips dello show, intervallati da commenti di Steve Binder (regista dello show), Dannis Quaid (attore), Randy Lewis (critico musicale del LA Times) e Jade Jackson (cantante).
Il pannello lascia un po’ perplessi in quanto Quaid e Jackson sono eccezionalmente superflui. Quando poi cercano di interpretare brani di Elvis, viene voglia di andare a dormire
Fortunatamente, dopo una ventina di minuti questa introduzione giunge al termine e comincia il vero spettacolo.
Si parte con i sit down shows. La Phantom ha preso tutte le perfomances più “crude”, molte delle quali non inserite originalmente nello special o nella versione presentata nei cinema lo scorso anno.
Possiamo quindi vedere un Elvis a volte insicuro, a volte spavaldo, ma sempre concentrato e cosciente dell’importanza di questi shows. Se le altre versioni sono interpretate meglio e musicalmente più fluide, queste “outtakes” hanno il fascino del “lavoro in corso”, ci offrono un Elvis, come forse era a casa fra amici, certo che qualsiasi errore sarà tagliato.
Ci sono quindi tante false partenze, interruzioni, testi dimenticati e problemi tecnici, proprio il meglio di ciò che fu considerato non buono abbastanza da inserire nell’originale.
Dopo i sit down shows, abbiamo un misto di performances dai due stand up shows. È la sezione a mio parere più interessante, in quanto Elvis non è distratto da Charlie Hodge e compagnia, ma più focalizzato sul suo canto.
Il lato negativo di questa parte è l’orchestra della NBC che rovina alcuni brani con l’esagerata orchestrazione. Le trombe su “Heartbreak Hotel” non funzionarono nel “Dorsey Bros Show“, perchè rifare lo stesso errore?
La cosa più eccitante però, è proprio in questa parte, dove durante “Jailhouse Rock”, “Don’t Be Cruel” e “All Shook Up“, Elvis si dimena come non aveva più fatto dagli anni ’50. Su “Blue Suede Shoes“, band ed Elvis si impappinano, ma il Re da vero professionista, continua fino a rimettersi in sintonia.
I suoi movimenti non sono stilizzati ed eleganti come li vedremo di seguito in “TTWII”, “On Tour” e “Aloha“, ma hanno il fascino dell’improvvisazione. È ancora un misto di cose che faceva nei 50’s con gesti nuovi che poi continuerà a perfezionare negli anni a venire.
Verso la fine vediamo anche gli “inserti” di “If I Can Dream” (mimata con base) e “Memories“, di cui vediamo qualche secondo in più.

“Elvis Unleashed” non offre nulla di inedito ma, angoli alternativi e un editing inteligente, rendono questo film piacevole e sorprendentemente “nuovo”.
In definitiva un bel film che offre le performances meno “raffinate” di questo storico set.
Si sarebbe potuto fare a meno di un paio di commentatori, ma tutto sommato, un prodotto vincente e che offre l’opportunità di vedere il nostro idolo su grande schermo… Un piacere unico!