Fans club riconosciuto ufficialmente dalla Elvis Presley Enterprises menu

THE ‘SOMETHING FOR EVERYBODY’ SESSIONS

DISCOGRAFIA FOLLOW THAT DREAM
Data di pubblicazione Novembre 2020
N° Catalogo 506020-975150

Dettagli:

Cofanetto di 4 CD del formato di 8″, con libretto di 28 pagine, che ci fa ascoltare tutto quello che Elvis incise nello Studio B della RCA a Nashville il 12 e 13 marzo 1961 per quello che sarebbe divetato l’album “Something for everybody”.
Inoltre abbiamo anche la session completa per la colonna sonora del film “Wild in the country”, tenutasi negli studi Radio Recorders di Hollywood il 7 e 8 novembre 1960.

Quasi tutto il materiale era stato emesso, nel corso degli anni, dai bootleggers ma qui siamo di fronte alle sessions complete tratte dai nastri originali, con un suono che non ha eguali.
Un’altra opera fondamentale per tutti gli amanti di Elvis Presley !

EMISSIONI TRACK LIST

CD 1:

SIDE 1-THE BALLAD SIDE
01 I Feel So Bad (single A-Side)
02 There’s Always Me
03 Give Me The Right
04 It’s A Sin
05 Sentimental Me
06 Starting Today
07 Gently

SIDE 2-THE RHYTHM SIDE
08 I’m Comin’ Home
09 In Your Arms
10 Put The Blame On Me
11 Judy
12 I Want You With Me
13 I Slipped, I Stumbled, I Fell

WILD IN THE COUNTRY-THE MASTERS
14 Lonely Man (single B-Side)
15 Wild In The Country (single B-Side)
16 In My Way
17 Forget Me Never
18 I Slipped, I Stumbled, I Fell

THE MARCH 1961 SESSIONS
19 I’m Comin’ Home (takes 1-2)
20 I’m Comin’ Home (take 3)
21 I’m Comin’ Home (take 4)
22 I’m Comin’ Home (take 5)
23 I’m Comin’ Home (takes 6-7 master)
24 Gently (takes 1-2)
25 Gently (take 3)
26 Gently (take 4)
27 Gently (take 5 master)
28 In Your Arms (take 1)
29 In Your Arms (take 2 master)
30 Give Me The Right (take 1)
31 Give Me The Right (take 2)
32 Give Me The Right (takes 3-4 master)

 

CD 2:

THE MARCH 1961 SESSIONS (Continued
01 I Feel So Bad (take 1)
02 I Feel So Bad (take 2 master)
03 It’s A Sin (takes 1-2)
04 It’s A Sin (takes 3-4 master)
05 I Want You With Me (rehearsal)
06 I Want You With Me (take 1)
07 I Want You With Me (take 2 master)
08 There’s Always Me (take 1)
09 There’s Always Me (take 2)
10 There’s Always Me (takes 3-4)
11 There’s Always Me (takes 5-9)
12 There’s Always Me (take 10 master)
13 Starting Today (take 1)
14 Starting Today (take 2)
15 Starting Today (take 3 master)
16 Sentimental Me (take 1)
17 Sentimental Me (take 2 master)
18 Judy (take 1)
19 Judy (takes 2-3)
20 Judy (take 4)
21 Judy (takes 5-7)
22 Judy (take 8 master)
23 Put The Blame On Me (takes 1-2)
24 Put The Blame On Me (takes 3-4)
25 Put The Blame On Me (take 5 master)

 

CD 3:

THE WILD IN THE COUNTRY SESSIONS
01 Lonely Man (take 1)
02 Lonely Man (takes 2-3)
03 Lonely Man (take 4)
04 Lonely Man (takes 5-8)
05 Lonely Man (take 9)
06 Lonely Man (takes 10-12)
07 Lonely Man (take 13 master)
08 Lonely Man (solo, take 1)
09 Lonely Man (solo, takes 2-3)
10 Lonely Man (solo, take 4 master)
11 In My Way (take 1)
12 In My Way (take 2)
13 In My Way (takes 3-7)
14 In My Way (take 8 master)

 

CD 4:

THE WILD IN THE COUNTRY SESSIONS (Continued)
01 Wild In The Country (take 1)
02 Wild In The Country (takes 2-8)
03 Wild In The Country (takes 9-11)
04 Wild In The Country (takes 12-13)
05 Wild In The Country (take 14)
06 Wild In The Country (takes 15-16)
07 Wild In The Country (takes 17-18)
08 Wild In The Country (take 19 master)
09 Forget Me Never (take 1)
10 Forget Me Never (take 2)
11 Forget Me Never (take 3 master)
12 I Slipped, I Stumbled, I Fell (takes 1-3)
13 I Slipped, I Stumbled, I Fell (takes 4-6)
14 I Slipped, I Stumbled, I Fell (takes 7-9)
15 I Slipped, I Stumbled, I Fell (take 10)
16 I Slipped, I Stumbled, I Fell (take 11)
17 I Slipped, I Stumbled, I Fell (takes 12-13 master)
18 I Slipped, I Stumbled, I Fell (lower key, takes 14-16)
19 I Slipped, I Stumbled, I Fell (lower key, takes 17-18 master)

RECENSIONI

Di Giuseppe Castiglia

 

Il quinto box dedicato alle sessioni, unisce quelle per l’omonimo album, con le sessioni per la colonna sonora di “Wid in the Country” registrate la pochi mesi prima.
Quattro CD sono inseriti in un contenitore a quattro ante, che riproduce le scatole dei nastri con le relative note. Il libretto di 28 pagine, zeppo di foto a colori, contiene un bell’articolo sulla sessione di Ernst Jorgensen (tratto pero’ di sana pianta dal suo libro del 2008) e la solita riproduzione dal blog di Alan Hanson che ci parla del film “Wild in the Country”.
Come per i precedenti fascicoli che accompagnano le sessioni, anche in questo troviamo un enorme assortimento di materiale pubblicitario, vinili rarissimi e foto poco conosciute, relative al periodo trattato. Segnaliamo un favoloso poster spagnolo per “Wild in the Country” (“El Indomito!”), versioni su nastro a bobbina e Stereo8 dell’album cosi’ come rarissime copie in vinile del Giappone e Cile.

Nel primo CD, troviamo i masters incisi in queste due sessioni e poi passiamo alla seduta di registrazione vera e propria, presentata nell’ordine in cui i brani furono registrati. Bisogna premettere che la maggior parte di questa sessione, tenutasi allo “Studio B” di Nashville tra il 12 e 13 marzo 1961, é gia disponibile su bootlegs da anni, ma queste pubblicazioni soffrono di alta compressione ed hanno i canali stereo invertiti. Per questa pubblicazione, il tutto e’ stato rimasterizzato e rimixato facendoci apprezzare queste gemme mai come prima.
“I’m Coming Home” era un singolo proveniente dalla nuova etichetta di Sam Philips che non aveva fatto successo nella versione di Charlie Rich l’anno prima ma ad Elvis piace e la incide avendo come guida la sua copia personale del 45 giri (di cui riusciamo a sentirne un accenno prima della take uno). Dopo una falsa partenza, la seconda prova é completa con Elvis un po’ incerto sul testo e Hank Garland che deve ancora perfezionare il suo assolo. Terza e quarta take sono eseguite sufficientemente, tanto che anche dalla regia esclamano “ottima!”.
Gli standards in quel periodo erano alti, e Elvis vuol fare meglio e dopo un paio di false partenze, finalizza il master alla settima take.
Il brano “Gently”, dà l’opportunita’ all’eccezionale Garland di sfoggiare le sua qualità in arpeggio su chitarra classica. Elvis si diverte a usare il suo alto registro vocale e il falsetto che userà molto in queste sessioni. Un piccolo errore di partenza su take 1, precede 3 prove complete eseguite bene ma ancora una volta, spinge oltre spiegando “È bellissima, mi piace…mi pare solo un po’ lenta” prima di attaccare la quinta take che diventa il master.
Per il brano seguente, i “Jordanaires” chiedono conferma che l’assolo di sax termina la canzone con Elvis che risponde “Si, la sfumiamo”. “In Your Arms” è un bel brano pop con una semplice melodia che ricorda un po’ “Stuck on You” che Elvis affronta con disinvoltura e uno swing nella voce degno del suo idolo Dean Martin. La prima take é gia’ ottima, ma questo é un Elvis che non si accontenta facilmente e chiede di rifarla per perfezionare il master.
“Give Me the Right” é un favoloso blues arrangiato in stile pop, caratterizzato da un ululato quasi spettrale del soprano Millie Kirkham che complimenta il testo di straziante dolore d’amore. È completata in sole due prove, cosi’ come “I Feel so Bad”, scelta poi come singolo dalla RCA contro la volontà del colonnello che voleva invece “I Slipped I Stumbled I Fell”. Si tratta di una simpatica rumba con connotati blues, che Elvis e i musicisti affrontano con maestria e che viene rifinita a tempo record. È questa una particolarietà di questa sessione: Elvis e’ molto concentrato sul lavoro da portare a termine e le battute e i cambi di testo che era solito fare, sono tenuti al minimo e addirittura riprende piu’ di una volta, i suoi amici a far silenzio (intanto, sapevate che mentre registrava, gli rubarono i coprimozzo della sua Cadillac?).
“It’a a Sin”, sembra quasi un brano Gospel per la sua semplicità nell’armonia, cosi’ come l’interpretazione “angelica” di Elvis che ancora una volta fa ampio uso del falsetto di cui ha un gran controllo. Dopo una lunga falsa partenza (Elvis aveva anche attaccato male) ed una take completa, si giunge subito al master abbellito da degli ottimi arpeggi di Hank Garland.
Il brano piu’ roccheggiante della sessione è “I Want You With Me”. Ascoltiamo innanzitutto, 40 secondi di prova, prima dell’inizio di take 1, completa e gia’ buona, tanto che Elvis chiede alla regia “riascoltiamola”. Si decide di farne un altra che con un leggero cambio nei livelli degli strumenti, diventa la versione master.
Il gioiello di questa sessione arriva con la favolosa composizione di Don Robertson, “There’s Always Me”. La prima take è portata al termine, ma sono tutti un po’ incerti incluso Elvis che sussurra il finale. Nella seconda prova, tenta un approccio vocale diverso ma il tempo sembra trascinare un po’. La terza take viene interrotta per un errore, e lo sentiamo, divertito, imitare Jerry Lewis. Take numero quattro, è quasi perfetta con il finale oramai sistemato. Seguono una lunga serie di false partenze in cui Elvis e Floyd Cramer al piano, fanno fatica a trovare un buon attacco. Ad un certo punto il mormorio della Memphis Mafia, irrita il cantante che rimprovera “Hey Gene! (Smith, suo cugino), cosa diavolo state facendo?!! Gente, siamo nel mezzo di una prova, qui! Toglietevi da torno!”. Ben 7 false partenze indicano che il momento magico delle primissime takes sta svanendo, ma poi Elvis e la band completano una bella take 9, prima di creare il master che è un vero e proprio capolavoro. Si tratta del brano che faccio ascoltare a chi crede che Elvis abbia cantato solo “Hound Dog” e “Jailhouse Rock”. L’ ampiezza di timbro e tono della sua voce che va dal falsetto al tenore, illustrano splendidamente la maturità vocale a cui era arrivato in quei giorni e che i suoi contemporanei (rimasti ancora a fare rock’n’roll) potevano solo sognare.
Un altra perla dello stesso autore, è “Starting Today”. Le tre takes necessarie per il master (tutte complete) dimostrano quanto rispetto portava per questo autore di cui Floyd Cramer imitò lo stile al piano. La voce di Elvis viaggia dai bassi a gli alti registri con minimo sforzo e i Jordanaires accompagnano senza strafare questa storia di amore perduto.
“Sentimental Me” e’ una canzoncina poco impegnata con un accattivante swing e un simpatico bridge che canta con Ray Walker. Elvis imbraccia la chitarra elettrica e mostra come cominciare il prossimo brano,
“Judy”. La prima take è completa ma è un po’ acerba con assolo un po’ banale. Dopo un paio di tentativi incompleti, la quarta take è portata al termine ma con un errore del piano, dopo d iche Elvis recita parte del testo di “Starting Today” come un monologo shakesperiano. Seguono tre false partenze che vengono interrotte perchè qualcosa lo fa ridere. Chiede di aumentare un po’ il tempo, e perfeziona la prossima take che diventa il master. Da notare che alcune di queste takes alternative, sono state pubblicate non complete ma con degli “splices” sia su “EP Collection vol. 2” del lontano 1982, che sulla edizione FTD dell’album del 2006 (take 7 che è una lunga falsa partenza fu completata con altri pezzi della stessa take).
L’ultima canzone in scaletta è “Put the Blame on Me” in tonalità minore e con un organo psichedelico, quasi a sembrare un pezzo dei “The Animals” o “The Doors” della meta’ anni ‘60: un arrangiamento venuto dal futuro! Elvis fa fatica a cantare una nota alta nell’apertura del brano e ci deve lavorare su un po’ “ce l’avevo prima…”, commenta ma fa quattro tentativi senza esserne sodisfatto. Poco prima della quinta take, chiede di aumentare il tempo e dopo aver abbassato la tonalità, ecco che il brano diventa perfetto nel sua cupa atmosfera con una perfetta “lettura” vocale.
Con 11 masters completati, si decide di terminare la sessione (erano le 5.15 del mattino!) e la professionalità di Elvis dimostrata in qiesta sessione, spinse la RCA a scrivergli per ringraziarlo e congratularlo per un lavoro ben fatto.

Facciamo un salto indietro di quattro mesi, per le registrazioni della colonna sonora di “Wild in the Country”. Il materiale selezionato era mirato ad essere sottofondo poco importante rispetto alla trama, in questo tentativo da parte di Elvis di affrontare un ruolo drammatico.
La prima take di “Lonley Man”, una dolce ballata che Elvis canta in alto registro (in origine doveva essere il titolo del film) è completata con qualche incertezza sul testo ma con un ottimo lavoro di Jimmie Heskell (eccezionale musicista ed arrangiatore) alla fisarmonica. Dopo una falsa partenza, c’è un buon tentativo incompleto e il produttore della “20th Century Fox”, Steve Thielmann, commenta dalla regia “Diavolo, e’ proprio bella!”. Seguono altre false partenze, poi Elvis decide di smettere di usare la chitarra con la quale si stava accompagnando “Ci aggiungo la chitarra dopo. Ci sono delle scale che faccio che Scotty non sa fare…”. La take 8 è completa e molto dolce ma viene rovinata da un errore dei Jordanaires verso la fine. Elvis chiede di riattaccare subito per non perdere il momento e l’ensamble completa un ennessima ottima prova. Si continua in cerca della perfezione e dopo un altro paio di false partenza ed una take completa dove la voce di Elvis perde un paio di colpi, si raggiunge il master eseguito alla perfezione con Ray Walker dei Jordanaires più alto nel mix. Dato che doveva essere la canzone principale del film, ne viene registrata anche una versione con solo voce e chitarra. Bellissima prima take semplice nell’arrangiamento e sincera nella presentazione. Incredibilmente, la seconda take viene interrotta quando Thielmann dice ad Elvis che è fuori tonalita’ (non molti avevano il coraggio di fare certi commenti in studio). Molto bella anche la terza prova con una leggera variazione alla chitarra ed Elvis che canticchia il finale.È la quarta che però diventa master anche se poi verrà pubblicata solo nel 1990 nel box “Collector’s Gold”.
“In My Way” è un altra semplice melodia che ancora una volta trova solo Elvis e la chitarra dell’eccellente Tiny Timbrell, come soli protagonisti. La prima prova viene completata ma Elvis e’ distratto e alla fine commenta “C’e’ qualcuno fuori che parla ad alta voce o ha un megafono…”. Verso la fine della seconda take, Elvis fa un errore mentre nelle prove seguenti è la chitarra che viene meno. Al sesto tentativo, Thielmann chiede ad Elvis di cantare con più incertezza come le primissime takes e dopo un ultima falsa partenza, si giunge al master.
La prima take di “Wild in the Country” è l’unica in cui tutti i musicisti presenti partecipano contemporaneamente. Elvis l’affronta diretta e senza falsetto, nello stile col quale aveva affrontato “Surrender” il mese prima. Viene interrotta dopo solo poco più di un minuto e l’arrangiamento viene modificato per essere più in linea con il resto della colonna sonora e il “sapore” del film. La seconda take si interrompe per un errore della chitarra (“c’e’ qualcosa che non mi piace, qui dietro…”) e si fa fatica ad entrare nel “groove” con una lunga serie di false partenze. Solo all’undicesima prova possiamo ascoltare il brano fino alla fine. La take 13 piace a tutti e viene messa da parte come possibile master, ma si decide di continuare. Si tentano piccole modifiche per perfezionare il brano: la chitarra viene abbassata nel mix, il basso di Michael Rubin viene messo più in evidenza e dopo che il tempo viene accellerato un tantino, si arriva alla take 19 ed il master (a cui furono sovraggiunte delle maracas nel 1965 per la pubblicazione su “Elvis for Everyone”).
In “Forget Me Never”, abbiamo ancora una volta Tiny Timbrell ed Elvis alle prese con una semplice canzoncina senza pretese. Nella prima take c’è un errore della chitarra sul finale, mentre Elvis sbaglia sulla seconda (“Merda!”). La terza è eseguita bene e subito selezionata come master, nonostante ci sia un fruscio in sottofondo. Elvis aveva commentato a Thorne Nogar all’inizio della sessione a proposito di questa interferenza, ma il tecnico aveva minimizzato “Non ti preoccupare, è cosi’ che facciamo questi dischi”.
Sono oramai le 2.30 del mattino e si decide di ritornare il giorno dopo per incidere “I Slipped I Stumbled I Fell”. Si tratta dell’unico pezzo ritmato della sessione con un gusto completamente diverso al resto della soundtrack. Elvis ha delle difficoltà con le parole e dopo aver chiesto una matita, lo sentiamo annotare il testo e canticchiarlo in sottofondo. Prova a mettere enfasi in punti diversi nelle takes seguenti che però finiscono per interrompersi tutte prima della fine. La 13sima take diventa il master, ma il produttore chiede di tentare una tonalità piu’ bassa. La take 14 si interrompe con un Elvis poco convinto che chiede “Ma e’ davvero una tonalita’ migliore?”. La take 16 è completa e contiene negli eccellenti momenti di Dudley Brooks al piano, ma il vocal di Elvis è incerto. La 17sima take viene interrotta per una “P” sparata da Elvis (un problema che aveva dai tempi della SUN), mentre la seguente viene messa da parte come master alternativo, ma poi non usata.
In questa raccolta manca il breve brano “Husky Dusky Day”, cantata nel film da Elvis e Hope Lange perchè non presente nei nastri. È stata sempre accettata la teoria che sia stato registrato in presa diretta sul set, ma in una edizione del film in DVD appare in stereo che potrebbe indicare l’incisione in uno studio, forse quello della Fox (i dialoghi del film sono in mono).

Giunti alla fine di questo box, non possiamo che esserne sodisfatti a pieno.
La presentazione grafica è eccellente, ma è sopratutto l’audio rimixato e rimasterizzato che rendono questo box importante per le nostre collezioni. Per la prima volta entrambe le sessioni sono presentate nella loro purezza, senza tagli, splices e compressioni (le registrazioni dei bootlegs vengono da MP3 e non reggono paragone) ed è un piacere ascoltare Elvis in quei giorni: sicuro di se, professionista, ma sopratutto in grandissima voce.
Un altro volume da non perdere!