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NEVADA NIGHTS

DISCOGRAFIA FOLLOW THAT DREAM
Data di pubblicazione ottobre 2008
N° Catalogo 88697407102-2

Dettagli:

Doppio CD che riporta altrettanti concerti provenienti da Las Vegas.
Nel primo dischetto abbiamo la famosa opening night del 19 agosto 1974, quella con una scaletta davvero insolita mentre nel secondo CD possiamo ascoltare il midnight show del 21 agosto.

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EMISSIONI TRACK LIST

CD 1.
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Dal vivo a Las Vegas, Nevada. 19 agosto 1974. Opening show.
01 Big Boss Man
02 Proud Mary
03 Down In The Alley
04 Good Times Chalie’s Got The Blues
05 Never Been To Spain
06 It’s Midnight
07 If You Talk In Your Sleep
08 I’m Leavin’
09 Let Me Be There
10 Softly As I Leave You
11 If You Love Me (Let Me Know)
12 Love Me Tender
13 Polk Salad Annie
14 Introductions
15 Promised Land
16 My Baby Left Me
17 Bridge Over Troubled Water
18 Fever
19 Hound Dog
20 Can’t Help Falling In Love [incompleta]

CD 2.
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Dal vivo a Las Vegas, Nevada. 21 agosto 1974. Midnight show.
01 See See Rider
02 I Got A Woman / Amen
03 Love Me
04 If You Love Me (Let Me Know)
05 It’s Midnight
06 Big Boss Man
07 Fever
08 Love Me Tender
09 All Shook Up
10 Dialogue
11 I’m Leavin’
12 Softly As I Leave You
13 Hound Dog
14 You Gave Me A Mountain
15 Polk Salad Annie
16 Introductions
17 If You Talk In Your Sleep
18 Why Me, Lord ?
19 Teddy Bear / Don’t Be Cruel
20 Hawaiian Wedding Song
21 The First Time Ever I Saw Your Face [incompleta]
22 Let Me Be There
23 Can’t Help Falling In Love
24 Closing Vamp

RECENSIONI

Di Davide Raga

Nuovo doppio CD per la FTD.
L’attenzione è incentrata sull’ingaggio di Las Vegas dell’agosto 1974, particolarissimo in quanto Elvis cambia radicalmente i suoi shows con l’inserimento di brani mai ascoltati prima d’ora e l’esclusione di tanti classici del repertorio live.
Per l’opening night del 19 agosto viene infatti accantonato il solito Also Sprach Zarathustra/CC Rider per lasciare spazio ad una bella Big Boss Man che forse con una meno eccessiva presenza dei fiati suonerebbe più blues.
Confermata in scaletta la bella Proud Mary, ecco arrivare una inattesa Down In The Alley, ripescata dal repertorio sixties: chi l’avrebbe mai detto? Un buonissimo blues che rappresenta una genuina boccata d’aria fresca, cosi come le belle Good Time Charlie’s Got The Blues, It’s Midnight, If You Talk In Your Sleep, I’m Leavin’, Let Me Be There, Softly As I Leave You, Promised Land.
Insomma, un nuovo Elvis si presenta carico di energia e voglia di novità, preferendo dell’ottimo blues e brani recenti alla solita, scontata scaletta, addirittura proponendo solo due oldies anni ’50, per altro non bistrattate come al solito: My Baby Left Me e Hound Dog.
L’unica cosa che rimane invariata è la chiusura con la consueta Can’t Help Falling In Love.
Nonostante si tratti di uno show magnifico, degno di un comeback special di metà anni ’70, la storia vuole che il pubblico presente in sala (forse composto per l’occasione piu da vips che da veri fans) non gradì più di tanto lo stravolgimento radicale di scaletta attuato da Elvis, dimostrando con una fredda reazione di preferire il solito, classico show. Ed ecco il nostro cantante, un pò deluso, ritornare sui suoi passi, riproponendo il concerto ordinario sin dalla serata seguente. Storia a mio parere solo in parte vera: indubbiamente Elvis ripropose, chissà per quale motivo, la solita See See Rider, I Got A Woman, Love Me etc, ma conferma la presenza in scaletta di sostanziali novità come le già citate It’s Midnight, Big Boss Man, I’m Leavin’, If You Talk In Your Sleep (e le mosse di karate) e tante altre.
A prova di ciò ecco il concerto di mezzanotte di soli due giorni dopo l’opening, quello del 21 agosto contenuto nel secondo dischetto di “Nevada Nights”: una scaletta che segue la stessa collaudatissima struttura (peraltro con magnifiche versioni di See See Rider e I Got A Woman) ma con tante canzoni nuove, dove addirittura ascoltiamo The First Time Ever I Saw Your Face e ritroviamo con piacere Why Me, Lord?.

Considero “Nevada Nights” un doppio CD da avere assolutamente, non solo per l’importanza storica del documento ma perchè troviamo uno degli Elvis più “in palla” di tutti gli anni settanta!
La qualità audio di entrambe le registrazioni, sebbene si tratti di soundboard, soffre di un leggero fruscio di fondo e di un suono un po ovattato, ma ciò non toglie nulla all’eccezionalità del prodotto.
Da notare che l’opening night del 19 agosto 1974, era stata pubblicata in passato da svariate labels (Live Archives, Fort Baxter, DAE) con qualità audio che andava dall’audience al soundboard, ma stavolta la FTD ci consegna un lavoro tecnicamente migliore dei pirati.