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MADE IN MEMPHIS

DISCOGRAFIA FOLLOW THAT DREAM
Data di pubblicazione aprile 2006
N° Catalogo 82876 769652-2

Dettagli:

Questo CD contiene 20 registrazioni eseguite da Elvis a Memphis.
Si comincia con quelle del 1969 per poi passare a quelle del luglio e dicembre 1973, continuando con alcune outtakes incise a Graceland nella Jungle Room nel 1976.
Chuidono il dischetto 5 registrazioni private del novembre 1973 eseguite nella casa dei Thompson, i genitori di Linda, la compagna del momento.

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EMISSIONI TRACK LIST

01 In The Ghetto (take 13)
02 You’ll Think of Me (take 8)
03 Do You Know Who I Am (take 4)
04 If You Don’t Come Back (take 5)
05 Three Corn Patches (takes 5 & 6)
06 Find Out What’s Happening (take 7)
07 It’s Midnight (take 11)
08 Thinking About You (take 3)
09 You Asked Me To (take 1)
10 Solitaire (take 7 + talk from 6 & 7)
11 She Thinks I Still Care (takes 3 & 4)
12 Moody Blue (take 6)
13 Bitter They Are, Harder They Fall (take 1)
14 Love Coming Down (take 4)
15 For the Heart (take 5)
16 Baby What You Want Me to Do (novembre 1973)
17 I’m So Lonesaome I Could Cry (novembre 1973)
18 Spanish Eyes (novembre 1973)
19 See See Rider (novembre 1973)
20 That’s All Right (novembre 1973)

RECENSIONI

Di Davide Raga

Ennesimo capitolo della saga Follow That Dream che questa volta lascia forse trasparire una mancanza di idee tra gli ideatori della collana di dischi per fans.
Made in Memphis è una raccolta di alternate takes da diverse sedute di incisione tra il 1969 ed il 1976 il cui unico elemento accomunante è l’essersi tenute nella città di Memphis, Tennessee.
Si inizia dunque con tre brani provenienti dall’American Sound Studios, gennaio e febbraio 1969: In the ghetto (take 13) non offre assoutamente nulla più di quanto abbiamo avuto modo di ascoltare precedentemente di questo mitico brano.
You’ll think of me e Do you know I am, rispettivamente take 8 e 4, sono caratterizzate dall’ insicurezza tipica delle prime, acerbe takes.
Luglio e dicembre 1973: il Re si appresta ad incidere agli studi Stax di Memphis, sessioni tenutesi in un momento difficile della sua vita ma non per questo non danno vita a delle gemme. Non eccezionali certo, ma sicuramente piacevoli If you don’t comeback (take 5), Three corn patches (takes 5 e 6) e Find out what’s happening (take 7), tutte pubblicate nell’album “Raised on rock”.
It’s midnight (take 11), apparsa nell’album “Promised land” del 1975 non si discosta poi molto dalla versione nota, mentre la seguente take 3 di Thinking about you a mio parere si guadagna il titolo di migliore brano presente in questa compilation: ottima l’interazione col coro, così come l’arpeggio di chitarra ritmica.
Più lenta rispetto al master e dal sapore squisitamente country, è la prima take di You asked me to , ben 5 minuti ed oltre di durata che chiude il gruppo “Stax 73” e che ci introduce alle ultime sessions della carriera di Elvis, quelle che si tennero a Graceland nel febbraio ed ottobre 1976, conosciute come Jungle Room Sessions.
Solitaire, in questa alternate take numero 7, si rivela in tutta la sua malinconica bellezza. Un tentativo con qualche incertezza da parte di Elvis ma che comunque non offre molto di più rispetto al master.
Molto bella questa dolce interpretazione di She thinks I still care (takes 3 e 4), anch’essa tra le migliori di questo album, pubblicata nel 77 in “Moody blue“.
Proprio della title track dell’ultimo album del Re, questo FTD ci offre la lunga versione alternativa numero 6 e chiudono il capitolo relativo alla Jungle Room Session le alternative di Love coming down (take 4) e For the heart (take 5).
Le quattro canzoni che chiudono “Made in Memphis” provengono da un’incisione amatoriale eseguita da Sam Thompson, fratello dell’allora fidanzata di Elvis, Linda, nella propria abitazione e che vede  un rilassato Elvis cimentarsi lontano dai riflettori in Baby what you want me to do, I’m so lonesome I could cry, Spanish eyes, See see rider e That’s all right. Tali incisioni vedono luce per la prima volta su supporto ufficiale, essendo in passato già state pubblicata solo su bootleg.

Un FTD che sicuramente non rientra negli essenziali e che sembra quasi sia stato pubblicato più per “dovere di pubblicazione” che per qualità del contenuto offerta.