Doppio CD in confezione 7″ triple fold out cover che esamina l’album religioso edito originariamente dalla RCA nel 1972.
Come al solito, troviamo numerose versioni alternative, fino ad ora inedite ed un bel booklet pieno di foto e note sulla seduta di registrazione.
CD 1.
01 He Touched Me
02 I’ve Got Confidence
03 Amazing Grace
04 Seeing Is Believing
05 He Is My Everything
06 Bosom Of Abraham
07 An Evening Prayer
08 Lead Me, Guide Me
09 There Is No God But God
10 A Thing Called Love
11 I, John
12 Reach Out To Jesus
13 He Touched Me (take 2)
14 An Evening Prayer (take 2)
15 Seeing Is Believing (takes 1, 2, 3, 4)
16 A Thing Called Love (take 1)
17 He Is My Everything (take 1)
18 Bosom Of Abraham (takes 2, 3)
19 Reach Out To Jesus (takes 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 9)
20 The Lord’s Prayer (informal. Alternate take)
CD 2.
01 Johnny B. Goode (rehearsal)
02 He Touched Me (take 3, incomplete)
03 An Evening Prayer (take 3)
04 Seeing Is Believing (take 7)
05 A Thing Called Love (rehearsal)
06 There Is No God But God (takes 1, 3, 4, 2)
07 Amazing Grace (takes 1, 2)
08 Seeing Is Believing (takes 8, 9, 10)
09 An Evening Prayer (take 5)
10 I, John (take 1)
11 Bosom Of Abraham (take 4)
12 A Thing Called Love (takes 2, 3)
13 I’ve Got Confidence (take 1)
14 An Evening Prayer (take 7)
15 He Is My Everything (takes 2, 4, incomplete)
16 Bosom Of Abraham (takes 5, 7)
17 A Thing Called Love (takes 4, 5, 6, 7)
18 An Evening Prayer (take 8)
19 Seeing Is Believing (takes 11, 12)
Di Davide Raga
Di Davide Raga.
Terzo album Gospel della discografia di Elvis, pubblicato nell’aprile del 1972, nel quale Il cantante si riconferma ancora una volta un fantastico ed insuperabile interprete di questo genere che, più di ogni altro tipo di musica, riesce a pervadergli anima e cuore.
Una profonda passione spirituale che ha origine nella sua infanzia e che si rinnova ora in questo LP, ricco di coinvolgenti momenti caratterizzati da una voce semplicemente perfetta, da cui traspare la massima concentrazione e trasporto nell’affrontare brani come quello che da il titolo all’intero album (successivamente premiato con un grammy) oppure l’ intima Reach Out to Jesus, nella quale la voce di Elvis, in perfetta sintonia con i coristi, raggiunge livelli sublimi. Di Amazing Grace, il classico della musica tradizionale sacra, Elvis offre una versione che riesce a risplendere di una nuova luce pur riuscendo a conservarne l’armoniosa e calda struttura originaria senza stravolgerla.
Di sicuro impatto troviamo poi l’ispirata An Evening Prayer, celebre brano di Mahalia Jackson e la grintosa Bosom of Abraham, ritmata e coinvolgente tanto da essere stata coraggiosamente considerata da qualcuno una sorta di “gospelbilly” (!!!) , così come l’altro episodio I, John, nel quale Elvis e coristi si lasciano contagiosamente trasportare dal “groove“: impossibile non schioccare le dita a tempo assieme a loro!
Un brano molto particolare è A thing called love , cantato da Elvis come voce “basso”,dove abbandona per un momento il ruolo di attore principale del disco per unirsi ai coristi, voce tra le voci, in un idilliaco messaggio d’amore universale.
Sempre a proposito di vibrazioni positive, non possiamo tralasciare la bella Lead Me, Guide Me: splendido ed ispirato, con la sua magistrale interpretazione di forza e dolcezza allo stesso tempo, il nostro artista la rende una delle mie preferite.
Seeing is believing, I’ve got confidence e There is no God but God rappresentano infine i momenti più leggeri del disco, attimi spassosi grazie ai loro vivaci ritmi, ma non per questo meno impregnati di spiritualità.
Dopo l’Original Album chiudono il CD le consuete alternate takes dalle sessions di incisione (svoltasi a Nashville nel 1971) che riempiono anche l’intero secondo dischetto del set: primissime takes da “lavori in corso” al fianco di prove vere e proprie che, a prova dell’assoluto feeling tra i musicisti in studio e l’approccio di Elvis a questo genere musicale, suonano tanto perfette da rendere quasi impercettibili gli errori che le hanno relegate a “scarti”.
Da segnalare la presenza di uno scherzoso accenno a The Lord’s prayer tra una take e l’altra e di una Johnny B. Goode “di riscaldamento” ad inizio lavori.
L’elegante libretto allegato al set offre anche stavolta tantissimi dettagli sulle session e gustose foto di Elvis in questa particolare fase della carriera.
Con un Elvis su questi livelli è impossibile non annoverare questo FTD tra i “must” per ogni Elvis fan che si rispetti.