Si tratta del secondo album di Elvis, originariamente pubblicato dalla RCA nel 1956.
La confezione è in digipack apribile, della misura di un 45 giri, con libretto allegato.
Il primo dischetto è dedicato alla compilazione originale, ad altri pezzi registrati in quel periodo (in pratica è la stessa compilazione della serie Legacy) e a varie outtakes, molte delle quali disponibili in altre emisssioni ufficiali.
Di inedito abbiamo le takes 13, 17 e 18 di “Rip it up”.
Il secondo CD, stranamente, riporta l’ultima apparizione al “Louisiana Hayride” a Shreveport, il 15 dicembre 1956 che era stata inserita dalla SONY all’interno del cofanetto del 2011 “Young man with the big beat”.
CD 1: masters and outtakes
1) Rip It Up
2) Love Me
3) When My Blue Moon Turns To Gold Again
4) Long Tall Sally
5) First In Line
6) Paralyzed
7) So Glad You’re Mine
8) Old Shep
9) Ready Teddy
10) Anyplace Is Paradise
11) How’s The World Treating You
12) How Do You Think I Feel
13) Playing For Keeps
14) Too Much
15) Don’t Be Cruel
16) Hound Dog
17) Any Way You Want Me (That’s How I Will Be)
18) Rip It Up [takes 10, 11, 12, 13, 14]
19) Rip It Up [take 15]
20) Rip It Up [take 16]
21) Rip It Up [take 17]
22) Rip It Up [take 18 e master take 19]
23) Old Shep [take 5]
CD 2: dal vivo a Shreveport, Louisiana, “Louisiana Hayride”. 15 dicembre 1956
1) Heartbreak Hotel
2) Long Tall Sally
3) I Was The One
4) Love Me Tender
5) Don’t Be Cruel
6) Love Me
7) I Got A Woman
8) When My Blue Moon Turns To Gold Again
9) Paralyzed
Di Davide Raga
Ottobre del 1956, con numero di catalogo LPM 1382, arriva nei negozi di dischi il secondo album del nostro artista, intitolato semplicemente “Elvis”.
Interessanti episodi Rock’n’Roll come Ready Teddy, Long tall Sally, Paralyzed e Rip It up, si rivelano eccellenti reinterpretazioni che, sebbene a tratti non eguaglino le versioni originali, restano comunque indelebilmente “marchiate” Elvis, rivestendosi di quello stile unico di freschezza e prorompente energia che caratterizza il giovane cantante.
Di questo secondo album fa parte “Love Me”, il celebre pezzo che Elvis canterà sino alla fine dei suoi giorni, al fianco di altre tenere ballads come First in Line e How’s the world treating you. Presente anche la mitica Old Shep che un Elvis bambino eseguì la prima volta in assoluto cui si esibì davanti ad un pubblico.
Un’attenzione particolare meritano tre brani tra i meno conosciuti del repertorio, la sensuale So Glad you’re mine, piacevole blues dal vivace accompagnamento di piano; Anyplace is Paradise, un gioiello dall’incedere swing, e How do You think I feel, brano dal sapore esotico in cantiere già dai tempi della Sun.
Nella sua riedizione in veste FTD oltre all’album originale trovano spazio alcune bonus songs: il singolo Playing for Keeps / Too much, dove la ispirata ballata del lato A si contrapponeva al vivace rock and roll, tuttavia senza infamia ne lode, presente nel lato B e l’altro storico singolo di quell’anno, Don’t be cruel / Hound dog, pietra miliare della storia del rock, che non necessita certo di presentazioni.
A completamento del primo dischetto troviamo infine Anyway you want me, un lento che forse con approccio con meno enfasi sarebbe risultato più godibile all’ascolto, e le takes alternative del brano Rip It Up, ovvero quanto rimane dei nastri della session, ufficialmente dispersi. Da segnalare le takes 17 e 18 erano inedite sino ad oggi.
Col secondo dischetto ascoltiamo invece il concerto che Elvis tenne al Hirsch Coliseum di Shreverport, Louisiana, del 15 Dicembre 1956. Si tratta dell’ultima apparizione al Louisiana Hayride Show, già edita nel box “Young man with big beat”.
A contestualizzare la presenza di questo live nel set è ovviamente la presenza in scaletta di ben 4 brani provenienti dall’album in questione.
La qualità audio è eccellente e ci offre un’Elvis carico di energia prodigarsi in una performance solida nella quale mette a frutto tutta l’esperienza ormai copiosamente acquisita nel corso di interminabili tour. Cito solo l’ultima canzone in scaletta, la stratosferica Hound Dog, il cui finale a tempo dimezzato viene ripetuto selvaggiamente all’infinito, col pubblico in delirio per un’Elvis che più selvaggio e sexy non si può. L’apoteosi del Dio del rock.