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BURBANK ’68

DISCOGRAFIA FOLLOW THAT DREAM
Data di pubblicazione luglio 1999
N° Catalogo 74321 673299 2

Dettagli:

Questo primo CD che inaugura le emissioni della Follow That Dream Records è incentrato sulle registrazioni del giugno 1968 per il TV Special ed include delle versioni inedite fino ad ora a livello ufficiale.
Si tratta di un compact un po’ disomogeneo ma che deve essere visto nell’ottica del collezionista, sempre alla ricerca di inediti.

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EMISSIONI TRACK LIST

1) Danny Boy [strumentale. Rehearsal 25/6/1968]
2) Baby What You Want Me To Do [Rehearsal 25/6/1968]
3) Love Me [rehearsal 25/6/1968]
4) Dialogue with Steve Binder [rehearsal 25/6/1968]
5) Lawdy Miss Clawdy [rehearsal 25/6/1968]
6) One Night [rehearsal 25/6/1968]
7) Blue Christmas [rehearsal 25/6/1968]
8) Baby What You Want Me To Do [rehearsal 25/6/1968]
9) When My Blue Moon Turns To Gold Again [rehearsal 25/6/1968]
10) Blue Moon Of Kentucky [rehearsal 25/6/1968]
11) Elvis dialogue (no 2) [rehearsal 25/6/1968]
12) Heartbreak Hotel [29/6/1968 8PM]
13) Hound Dog [29/6/1968 8PM]
14) All Shook Up [29/6/1968 8PM]
15) Can’t Help Falling In Love [29/6/1968 8PM]
16) Jailhouse Rock [29/6/1968 8PM]
17) Don’t Be Cruel [29/6/1968 8PM]
18) Love Me Tender [29/6/1968 6PM]
19) Blue Suede Shoes [29/6/1968 6PM]
20) Trouble / Guitar Man [vocal overdub (# 4). 29/6/1968 6PM]
21) If I Can Dream [vocal overdub take 3. 30/6/1968]
22) Let Yourself Go [strumentale]

RECENSIONI

Di Davide Raga

Burbank 68 è il CD che segna l’esordio dell’etichetta Follow that dream, la filiale della BMG nata per poter offrire ai fans di Elvis del materiale che non potrebbe essere di interesse di una vasta fetta di pubblico: concerti inediti tratti dal mixer, prove ed outtakes.
In pratica, tutto ciò che può interessare il fan ed il collezionista ma non certo l’ascoltatore casuale, che comunque non riuscirebbe ad inserire in un contesto ben preciso il materiale contenuto in questi dischi.
Con la FTD si è avuta dunque una sorta di “legalizzazione” dei bootlegs, nel senso che il tipo di materiale in oggetto prima lo si poteva trovar pubblicato solo sui dischi non ufficiali.
Immaginiamoci dunque l’attesa dei fans di tutto il mondo per questa collana di CD!
Alla prima uscita comunque, con la pubblicazione di “Burbank 68”, l’aspettativa di valanghe di inediti venne un po’ smorzata: il materiale in esso presente non era proprio inedito, esisteva già in alcuni albums ufficiali come il “Memories” uscito un’anno prima, il box “Platinum” e il bootlegThe complete dressing room session”, con le prove per lo Special del rientro del 1968 che Elvis tenne nel suo camerino.
Da queste “closing doors rehearsal” provengono appunto le prime dodici tracks di questo primo FTD: Elvis, Scotty Moore, D.J. Fontana, Charlie Hodge e altri amici di Elvis si ritrovano, il 25 Giugno del 68, a fare le prove per i sit down show del Comeback lontano dalla cinepresa.
Se i sit down ci offrono un Elvis abbastanza rilassato ma non troppo, tanto da colmare gli attimi di “blocco” con il bluesBaby, what you want me to do” e comunque a ricorrere ad una sorta di copione, in questo caso invece Elvis è a suo agio come se si trovasse nel salotto di casa sua: con gli amici di sempre improvvisa i vecchi hits che hanno segnato la sua carriera.
Ecco versioni strumentali di Danny boy e Baby what you want me to do, seguite da pietre miliari come Love me, Lawdy miss Clawdy, One night, Blue Christmas, When my blue moon turns to gold again e la mitica Blue moon of Kentucky, quest’ultima eseguita dopo essere stata menzionata da uno dei presenti.
Naturalmente, in un contesto così familiare non mancano i dialoghi, tipici di un clima scherzoso e rilassato, nei quali Elvis, nel ricordare i vecchi tempi, accenna canzoni come That’s all right mama e Santa Claus is back in town.
Nella seconda parte del CD troviamo invece lo show vero e proprio: lo stand up delle otto di sera del 29 Giugno 1968.
Si parte col medley “Heartbreak hotel/Hound dog/All shook up”. In Heartbreak Hotel abbiamo un false start che da occasione ad Elvis di scherzare col pubblico, in Hound dog invece parte in anticipo rispetto all’orchestra: una bella versione, un pò scatenata, un pò funny.
Oh my boy! Ed attacca una dolcissima versione di Can’t help falling in love.
Una Jailhouse rock cantata con voce rauca per ribadire che il rock scorre ancora nelle vene di Elvis viene seguita da Don’t be cruel e Love me tender dove Elvis scherza col testo. L’ultima canzone dello show è Blue suede shoes: tutto bene tranne che il finale dove Elvis e la band prendono strade diverse.
Il medleyTrouble/Guitar man” (spliced take 1) viene accompagnato dal battere le mani del pubblico.
Una buona versione di If I can dream (Alt. Vocal take 4) e per concludere la versione strumentale di Let yourself go, utilizzata per i titolo di coda dello show.

Come già detto prima, buona parte del materiale presente in questo CD era gia stata pubblicata in precedenza sia in veste ufficiale che non, tra l’altro nella medesima qualità audio.