Triplo CD in confezione slipcase della dimensione di 8″ x 8″ con libretto di 28 pagine che riporta i concerti del 12 e 14 gennaio 1973 a Honolulu, per il famosissimo “Aloha from Hawaii” (primo spettacolo trasmesso via satellite nella storia).
Il CD 3 è dedixcato alle outtakes delle canzoni registrate il giorno 14 sul palco ma senza il pubblico.
Il tutto è stato remixato con cura da Matt-Ross Spang.
Siamo di fronte, pare, alla versione definitiva di questi due storici concerti.
CD 1. Honolulu, 14 gennaio 1973.
1. Also Sprach Zarathustra
2. See See Rider
3. Burning Love
4. Something
5. You Gave Me A Mountain
6. Steamroller Blues
7. My Way
8. Love Me
9. Johnny B. Goode
10. It’s Over
11. Blue Suede Shoes
12. I’m So Lonesome I Could Cry
13. I Can’t Stop Loving You
14. Hound Dog
15. What Now My Love
16. Fever
17. Welcome To My World
18. Suspicious Minds
19. Introductions by Elvis
20. I’ll Remember You
21. Long Tall Sally / Whole Lotta Shakin’ Goin’ On
22. An American Trilogy
23. A Big Hunk O’Love
24. Can’t Help Falling In Love
25. Closing Vamp
CD 2. Honolulu, 12 gennaio 1973.
1. Also Sprach Zarathustra
2. See See Rider
3. Burning Love
4. Something
5. You Gave Me A Mountain
6. Steamroller Blues
7. My Way
8. Love Me
9. It’s Over
10. Blue Suede Shoes
11. I’m So Lonesome I Could Cry
12. Hound Dog
13. What Now My Love
14. Fever
15. Welcome To My World
16. Suspicious Minds
17. Introductions by Elvis
18. I’ll Remember You
19. An American Trilogy
20. A Big Hunk O’Love
21. Can’t Help Falling In Love
22. Closing Vamp
CD 3. Bonus songs. Honolulu, 14 gennaio 1973.
Incisioni sul palco ma senza il pubblico.
1. Blue Hawaii – rehearsal, takes 1-2
2. Ku-U-I-Po – rehearsal
3. Ku-U-I-Po – take 1
4. Ku-U-I-Po – take 2 (incomplete)
5. Ku-U-I-Po – take 3 (incomplete)
6. Ku-U-I-Po – take 4
7. No More – take 1 (incomplete)
8. No More – take 2 (rehearsal)
9. No More – take 3
10. No More – take 4
11. Hawaiian Wedding Song – take 1
12. Hawaiian Wedding Song – rehearsal
13. Hawaiian Wedding Song – take 2
14. Hawaiian Wedding Song – take 3
15. Early Morning Rain – take 1
16. Early Morning Rain – take 2
Di Davide Raga
Se c’è un momento da eleggere quale il più alto in assoluto di tutta la carriera di Elvis, sicuramente siamo tutti concordi nell’affermare che questo momento lo si è avuto nel gennaio 1973, in occasione dello storico spettacolo Via Satellite in diretta da Honolulu, Hawaii. Nessuno prima di allora aveva osato tanto nel mondo dello show businness.
In quel giorno, Elvis fece la storia. Tutto il mondo ebbe l’occasione di vedere l’artista live Via Satellite.
Già sul tetto del mondo quale più grande entertainer di tutti i tempi, campione di incassi di sempre, personaggio noto su tutti gli angoli della terra senza distinzione alcuna, con questa trovata tecnologicamente “futuristica” l’artista entra definitivamente nel mito e nell’immaginario collettivo come icona del XX secolo.
Il cantante ne è consapevole e, anche per un gigante del calibro di Elvis con una lunga esperienza alle spalle, una sfida tanto complicata e delicata non è cosa da poco: c’è da presentarsi al mondo intero e c’è da farlo nel migliore dei modi, impeccabili, senza fronzoli.
Da sempre si sostiene che Elvis in questa occasione sia un po “ingessato”, meno disinvolto, meno sciolto e probabilmente bloccato dall’emozione. Questo in parte potrebbe essere vero, soprattutto nelle battute iniziali pare abbia bisogno di riscaldarsi per bene, così come nelle mosse dove, probabilmente, decide di non strafare con movimenti eccessivi per evitare soprese, ma ad una più attenta analisi, ciò che si evince, è che il ragazzo è di una concentrazione glaciale, assolutamente intento a mettere su una esibizione perfetta, impeccabile al millesimo: Elvis trasmigra dal proprio corpo e diventa musica.
Le registrazioni ascoltate sino ad ora- sia in vinile che in CD- sono sempre state praticamente identiche a quanto ascoltato davanti allo schermo TV.
Con il magnifico lavoro fatto ora dall’ ingegnere del suono Matt Ross-Spang, riscopriamo letteralmente un nuovo spettacolo: i suoni sono stati ben ripuliti e ben ri-bilanciati, tanto che sembra di ascoltare un nuovo spettacolo… E non più il vecchio “aloha”.
La purezza cristallina dei suoni, il nuovo bilanciemento degli strumenti, la nitidezza dei fiati e dei cori ci mostrano in tutta la loro bellezza la maestosità della performance, dall’inizio alla fine.
Riscopriamo un concerto che pensavamo di conoscere a memoria. Il lavoro di Ross-Spang ci svela inedite sonorità e, per la prima volta in assoluto, si ha l’impressione di captare quella che è stata la vera dinamica del suono in platea. Roba da pelle d’oca.
Non c’è bisogno alcuno di dilungarsi ovviametne sui particolari e sulle sfaccettature di una scaletta che conosciamo a menadito ma c’è solo da indossare le cuffie e rimanere estasiati dall’incredibile lavoro messo su da Elvis e dai suoi musicisti: un’opera d’arte –degna dei più grandi direttori di orchestra della storia – confezionata in modo perfetto, finalizzata a mostrare in 60 minuti chi è Elvis Presley, quale l’essenza della sua arte, le mille sfaccettature del suo talento e le mille dimensioni della sua voce attraverso generi e culture musicali tanto diverse quanto convergenti nell’ universo unico e personale dell’artista, dal rock and roll al blues, passando per il country, struggenti ballads e momenti di maestria vocale fuori da ogni classificazione di genere.
Un CD, questo del main show del 14 gennaio, che sorprendentemente mi sono ritrovato ad ascoltare più e più volte, ora affascinato dalle linee di basso in Burning Love, ora dall’incalzante ritmo di Steamroller blues, dalle ballads toccanti come I’m so lonesome I could cry, dalla struggente My way, dalla potenza di What now my love…. e tutte le altre che risplendono ora di una nuova luce, di una brillantezza che per chi scrive ha rappresentato una vera e propria folgorazione.
Una sola parola su questa edizione dello spettacolo: DEFINITIVA.
Il secondo CD propone l’atrettanto famoso rehearsal show di due giorni prima, nella stessa versione edita nel 2013 dalla legacy, rimasterizzata da Steve Rosenthal & Rob Santos.
Già all’epoca venne fatto un buonissimo lavoro, tanto da portare i responsabili dell’attuale progetto a lasciare intatta la versione del 2013 e a lavorare solo sul main show e sul terzo dischetto, quello contenente le sessions post spettacolo, tenutesi sul palco ad auditorium vuoto verso le 02:00 del mattino, finalizzate a produrre le canzoni da aggiungere come bonus alla versione USA dello special, in programma in una particolare edizione posticipata di qualche mese rispetto al resto del mondo.
Abbiamo avuto modo di ascoltare già in passato queste incisioni (Blue Hawaii, Ku-U-I-po, No More, Hawaiian Wedding song, Early morning rain) e da sempre si è avuta l’impressione che la stanchezza la facesse da padrona, arrivati a quel punto della serata dopo l’immane sforzo profuso poco prima.
Il suono, decisamente migliorato sempre ad opera del bravissimo Matt Ross-Spang che finalmente libera i brani da un suono ovattato che li contraddistingueva in origine – non fa altro che confermare questa impressione. Nello snocciolare l’intera session è palese l’insofferenza di Elvis, desideroso a quel punto di andare solo a riposare.
C’è comunque da dire che, nonostante ciò, le esecuzioni che alla fine ne vengono fuori, sono comunque dei gioiellini da ascoltare con gusto.
Il packaging è il solito in formato 7pollici, molto elegante, con libretto incluso ricco di interessanti info, dettagli, aneddoti, dati e bellisime foto.
All’indomani dell’annuncio di questa nuova versione dell’Aloha mi trovai in sintonia con i fans che si dichiararono contrariati da questa ennesima riproposizione senza alcunché di inedito ma non appena ascoltato il contenuto, mi son subito ricreduto e immediatamente sentito in dovere di consigliare questo set a chiunque: neofiti e fans della prima ora: non c’è limite alla magia di Elvis, così come non c’è limite all’incredibile capacità di questo artista di farsi riscoprire di continuo, fresco e sotto una inedita luce, volta dopo volta, come in occasione di questa nuova pubblicazione.
Se pensavate – giustamente – di conoscere veramente tutto di Aloha From Hawaii… aspettate ad ascoltare questo nuovo FTD: resterete sbalorditi.